Tumori delle vie biliari, una speranza arriva dal Pascale
(ANSA) - NAPOLI, 13 GIU - Sono tremila le persone che vi si
ammalano ogni anno, un numero in continuo aumento. Le cause
delle neoplasie delle vie biliari sono sconosciute e la
chemioterapia, unica cura finora riconosciuta, non sempre
risponde. Nel tentativo di dare nuove speranze ai pazienti
affetti da colangiocarcinoma l'Istituto dei tumori Pascale di
Napoli ha dato il via ad una cura che se darà i risultati
auspicati ha tutte le carte in regola può rappresentare una
svolta.
Coordinato da Alessandro Ottaiano, responsabile scientifico,
da Francesco Izzo, chirurgo referente per la patologia e
direttore della Chirurgia Epato-Biliare dell'Istituto e da
Guglielmo Nasti oncologo responsabile della Ssd-Terapie
Innovative nelle Metastasi Addominali, questo studio, denominato
Citation,
adotta una strategia promettente, si legge in una nota del
Pascale: la terapia 'neoadiuvante' basata sull'immunoterapia.
"In questa innovativa ricerca, ai pazienti viene somministrata
una combinazione di due farmaci immunoterapici (Durvalumab e
Tremelimumab) insieme con la chemioterapia convenzionale prima
dell'intervento chirurgico. - si spiega - L'immunoterapia
stimola il sistema immunitario per combattere le cellule
tumorali e, allo stesso tempo, migliora l'efficacia dell'azione
antitumorale della chemioterapia. Questa tattica offre numerosi
vantaggi tra cui la riduzione delle dimensioni del tumore per
consentire una resezione chirurgica più efficace e il controllo
precoce delle micro-metastasi. L'obiettivo è che questo studio
possa aprire nuove prospettive terapeutiche per i pazienti
affetti da questa malattia insidiosa".
Oltre all'Istituto Tumori di Napoli, ideatore e coordinatore
dello studio, parteciperanno al progetto 5 Gruppi Italiani:
Università di Napoli "Federico II", ospedale Cardarelli,
ospedale san Camillo Forlanini/Spallanzani, ospedale Mauriziano,
Umberto I°, Università di Verona, ospedale Borgoroma. Grande la
soddisfazione del direttore generale del Pascale, Attilio
Bianchi. "Sono lieto - dice il manager - che il nostro Istituto
ancora una volta offra questa opportunità ai pazienti affetti da
tumori delle vie biliari. La ricerca e l'innovazione sono
fondamentali per combattere questa malattia complessa, e siamo
orgogliosi di essere ancora una volta all'avanguardia e
competitivi in questo campo". (ANSA).
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