Tumori delle vie biliari, una speranza arriva dal Pascale

13 Giu 2023
ANSA

(ANSA) - NAPOLI, 13 GIU - Sono tremila le persone che vi si ammalano ogni anno, un numero in continuo aumento. Le cause delle neoplasie delle vie biliari sono sconosciute e la chemioterapia, unica cura finora riconosciuta, non sempre risponde. Nel tentativo di dare nuove speranze ai pazienti affetti da colangiocarcinoma l'Istituto dei tumori Pascale di Napoli ha dato il via ad una cura che se darà i risultati auspicati ha tutte le carte in regola può rappresentare una svolta.
    Coordinato da Alessandro Ottaiano, responsabile scientifico, da Francesco Izzo, chirurgo referente per la patologia e direttore della Chirurgia Epato-Biliare dell'Istituto e da Guglielmo Nasti oncologo responsabile della Ssd-Terapie Innovative nelle Metastasi Addominali, questo studio, denominato Citation, adotta una strategia promettente, si legge in una nota del Pascale: la terapia 'neoadiuvante' basata sull'immunoterapia.
    "In questa innovativa ricerca, ai pazienti viene somministrata una combinazione di due farmaci immunoterapici (Durvalumab e Tremelimumab) insieme con la chemioterapia convenzionale prima dell'intervento chirurgico. - si spiega - L'immunoterapia stimola il sistema immunitario per combattere le cellule tumorali e, allo stesso tempo, migliora l'efficacia dell'azione antitumorale della chemioterapia. Questa tattica offre numerosi vantaggi tra cui la riduzione delle dimensioni del tumore per consentire una resezione chirurgica più efficace e il controllo precoce delle micro-metastasi. L'obiettivo è che questo studio possa aprire nuove prospettive terapeutiche per i pazienti affetti da questa malattia insidiosa".
    Oltre all'Istituto Tumori di Napoli, ideatore e coordinatore dello studio, parteciperanno al progetto 5 Gruppi Italiani: Università di Napoli "Federico II", ospedale Cardarelli, ospedale san Camillo Forlanini/Spallanzani, ospedale Mauriziano, Umberto I°, Università di Verona, ospedale Borgoroma. Grande la soddisfazione del direttore generale del Pascale, Attilio Bianchi. "Sono lieto - dice il manager - che il nostro Istituto ancora una volta offra questa opportunità ai pazienti affetti da tumori delle vie biliari. La ricerca e l'innovazione sono fondamentali per combattere questa malattia complessa, e siamo orgogliosi di essere ancora una volta all'avanguardia e competitivi in questo campo". (ANSA).
   

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