Rice espulso (con spiegazione sui social) e il Brighton ferma l'Arsenal

Arsenal

Primo rosso in carriera per il centrocampista e i Gunners subiscono il pareggio: finisce 1-1. Buona prestazione per Calafiori nella ripresa. In campo ora West Ham-Manchester City

dal nostro corrispondente Davide Chinellato

31 agosto 2024 (modifica alle 16:01) - LONDRA

Alla terza partita, l’Arsenal già sbanda. Declan Rice sceglie la gara col Brighton, la sua numero 245 in Premier League, per rimediare il primo rosso della carriera in campionato, e i Gunners vengono fermati sull’1-1 dalla seconda squadra che ha speso più soldi (235 milioni) nella sessione di mercato estiva, resistendo per tutta la ripresa con l’uomo in meno anche grazie a Riccardo Calafiori, correzione dopo il rosso che Arteta però non riesce ad apportare prima di aver incassato il pari. Il Brighton si conferma ottima squadra anche con Hurzeler in panchina, ma l’Arsenal nel primo tempo, pur senza strafare, aveva dato una netta impressione di superiorità, completamente cancellata dalla timida esibizione della ripresa. Gunners e Brighton proseguono a braccetto in classifica, ora con 7 punti. 

le chiavi

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L’espulsione di Rice ha cambiato tutto. La ripresa è cominciata da 4’ quando il centrocampista, ammonito nel primo tempo, strattona Veltman convincendo l’arbitro a fischiare. Il difensore del Brighton vuole ripartire velocemente, ma finisce per dare un calcio a Rice che gli passa davanti: il direttore di gara sanziona il giocatore dell’Arsenal "per aver ritardato la ripresa del gioco", come conferma sui social la Premier League nel profilo in cui spiega in tempo quasi reale le decisioni della Var. L’Emirates non gradisce, anche perché l’Arsenal incassa l’1-1 prima che Arteta riesca a cambiare qualcosa. La difesa a 5 che i Gunners scelgono dal 58’, quando entra Calafiori (prima terzino sinistro, poi centrale quando all’80’ si fa male Timber, rimpiazzato da Zinchenko), è un invito alla sofferenza e al lasciar fare gli avversari, anche se in contropiede i Gunners hanno almeno due occasioni buone per tornare in vantaggio, che non sfruttano. Arteta avrà tutta la sosta per capire cosa non ha funzionato, perché la squadra che aveva dato quell’impressione così netta di superiorità nel primo tempo (il gol di Havertz al 38’, ma anche gli irresistibili spunti di Saka a destra e il controllo del gioco) abbia passato tutta la ripresa alle corde, snaturandosi nel pensando prima a resistere e non a costruire come al solito. L’Atalanta, prima avversaria dei Gunners in Champions League giovedì 19 settembre a Bergamo, deve prendere nota. 

la partita

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L’Arsenal chiude in vantaggio un primo tempo ben controllato, con la superiorità concretizzata al 38’ quando Havertz anticipa l’uscita di Verbruggen e infila il suo secondo gol stagionale. L’Arsenal ricomincia la ripresa avanti 1-0, ma al 4’ perde Rice, espulso per doppia ammonizione, e incassa il pari al 58’ da João Pedro (bravo a catturare il rimpallo su respinta corta di Raya su Welbeck) prima che Arteta riesca a riorganizzarsi. Lo fa inserendo Calafiori, terzino sinistro di una risistemata difesa a cinque che lascia il controllo del match al Brighton e le speranze dell’Arsenal affidate al contropiede. Havertz e Saka sprecano un paio di occasioni clamorose, con Verbruggen baluardo dei gabbiani, ma anche Raya deve superarsi poco dopo la mezz’ora per non subire gol. L’1-1 alla fine è il risultato più giusto per quello che si è visto in campo. Se l’Arsenal vuole essere perfetto per vincere la Premier, però, questa partita è il manifesto di quello che non deve fare. A cominciare dall’espulsione di Rice che l’ha così pesantemente condizionata.

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