ATP Metz: Sonego, buona la prima per il campione in carica ...
Il piemontese fatica ad ingranare nel primo parziale ma cresce con il passare dei minuti. Ottima la sua gestione nel tie-break del terzo set contro lo statunitense
[6] L.Sonego b. M.Giron 2-6 6-3 7-6(3)
Lorenzo Sonego vince il suo match di primo turno a Metz rimontando un buonissimo Marcos Giron che lo aveva schiantato nel primo set. Il punteggio finale recita 2-6 6-3 7-6 (3). Nella memoria di Sonego – e nella nostra – è ancor impressa la cavalcata del 2022 che lo ha incoronato campione. Un cammino che lo aveva visto mettere in fila giocatori del calibro di: Karatsev, Simon, Korda, Hurkacz e Bublik. “Ho grandi ricordi qua, sono bene e mi piace giocare su questo campo”, ha detto Sonego nell’intervista post match. “L’atmosfera è speciale, il pubblico è energico. Io mi diverto e spero anche loro”.
La classifica ATP aggiornata e commentata, con le prime 20 posizioni, la situazione degli italiani e la Race to Torino, è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.
Clicca qui per leggere la classifica ATP aggiornata!PRIMO SET – Nel primo gioco Sonego deve subito affrontare due palle break complice anche un doppio fallo. Giron non si lascia scappare l’occasione e alla seconda palla utile strappa la battuta all’azzurro. Con una solida serie di prime palle lo statunitense consolida il break. Il piemontese pecca un po’ di precisione da fondo campo in questi primi game finendo per concedere diversi gratuiti all’avversario. Sul 4-3 Sonego arriva ai vantaggi in risposta ma senza approfittarne, complice una diligente difesa della rete di Giron. Il gioco successivo vede il torinese nuovamente in difficoltà perché l’americano si porta sullo 0-40 e alla terza palla utile breakka Sonny complice un errore a rete dell’italiano. Giron si appresta così a servire per il set chiudendo con il punteggio di 6-2
SECONDO SET – Nella ripresa Giron si assesta su percentuali al servizio più consone lasciando più spazio di manovra a Sonego. Nel secondo game lo statunitense è bravo ad uscire da una situazione scomoda di vantaggi. Il numero 6 del tabellone è sicuramente più centrato da fondo rispetto al primo set, grazie anche all’aiuto del servizio che gli regala punti facili. Il settimo è un game difficile per Lorenzo che si salva ancora una volta ai vantaggi. L’ottavo gioco è il crocevia del set: Sonego prende coraggio e lascia andare il dritto con il quale si porta avanti 15-40. Con il successivo passante di rovescio lungolinea il piemontese strappa il servizio a Giron e va a servire per il set. Lorenzo chiude l’ultimo game a 0 e porta a casa il secondo set 6-3.
TERZO SET – Ad inizio set c’è molto equilibrio. Poi Sonego ha due chances di break nel terzo game, ma Giron si difende bene con il servizio e le neutralizza. La testa di serie numero 6 prende spesso l’iniziativa negli scambi da dietro ma il più delle volte pecca di precisione. I game si susseguono senza sussulti al servizio: entrambi mantengono alte le percentuali di punti vinti con la prima palla vanificando ogni tentavo di break.
Dopo un undicesimo game molto serrato, finito ai vantaggi, Sonego porta il match al tie-break. Qua l’italiano si porta avanti 2-1; sul servizio avversario Sonego conquista il primo mini-break attaccando una seconda morbida di Giron. Sul cambio campo si gira 4-2 per il torinese. L’aggressività dell’azzurro adesso fa la differenza: altro punto strappato all’americano, fanno 3 match point. Basta il primo a Sonego per completare la rimonta e chiudere il tie-break per 7 punti a 3. Al prossimo turno il vincente tra Gaston e Shelbayh.
L’aggiornamento del ranking ATP del 6 novembre: Sinner sempre numero quattro del mondo
Novak Djokovic - US Open 2023 (foto Facebook US Open)
La classifica ATP aggiornata e commentata, con le prime 20 posizioni, la situazione degli italiani e la Race to Torino, è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.
Clicca qui per leggere la classifica ATP aggiornata!Novak Djokovic è il principale protagonista della settimana tennistica appena trascorsa, che è stata caratterizzata dalla sua vittoria all’ultimo Master 1000 della stagione, quello di Parigi Bercy; coprotagonisti i 7 giocatori che insieme a lui disputeranno le Nitto Atp Finals dal 12 al 19 novembre; in ordine di testa di serie, sono: Carlos Alcaraz, Daniil Medvedev, Jannik Sinner, Andrey Rublev, Stefanos Tsitsipas, Alexander Zverev e Holger Rune.
Di seguito vi proponiamo la top 20 del Ranking ATP aggiornata al 6 novembre con una precisazione: i punti relativi alle Finals 2022 verranno sottratti lunedì prossimo ai fini della classifica. Pertanto, le posizioni dei giocatori che lo scorso anno vi presero parte ma quest’anno non si sono qualificati (per esempio Ruud e Auger-Aliassime) tra sette giorni subiranno importanti modifiche in negativo.
La classifica ATP aggiornata e commentata, con le prime 20 posizioni, la situazione degli italiani e la Race to Torino, è disponibile sul sito di Intesa Sanpaolo, partner di Ubitennis.
Clicca qui per leggere la classifica ATP aggiornata!Nole parteciperà per la sedicesima volta al torneo degli otto migliori tennisti al mondo. Cercherà il settimo titolo e il conseguente record staccandosi dai sei di Roger Federer. Ci sarà qualcuno che sarà in grado di fermarlo?
Novak Djokovic - Torino 2022 (foto Gianpiero Sposito/Fit)
È tornato dopo più di un mese di stop dalle competizioni e ha vinto, ancora. Si parla chiaramente della belva Novak Djokovic che, nonostante abbia sofferto parecchio nei match contro Griekspoor, Rune e Rublev, con il successo piuttosto agevole su Dimitrov ha aggiunto il suo settimo trofeo del Rolex Paris Masters al suo sterminato palmares. Per questa categoria di tornei Nole possiede ben 40 titoli ed è importante sottolineare che lui è l’unico non solo ad averli vinti tutti, ma l’ha fatto ben due volte e gli mancherebbe ‘solo’ un ulteriore successo a Montecarlo per fare tripletta di tutti e nove i tornei 1000. Numeri da extraterrestri. Per giunta il campione serbo ha toccato la soglia di 70 big titles – ovvero Masters 1000, Slam e ATP Finals – che corrispondono al 72,16% dei suoi titoli messi in bacheca (70 su 97). Il secondo in questa classifica è Rafa Nadal con 59, ben 11 tornei in meno. Semplicemente fuori da ogni regola o qui entra in gioco l’ossessione che poco tempo fa citava proprio il tennista maiorchino riferendosi al rivale serbo? A ognuno il personale giudizio.
Djokovic, ossia il marziano che detiene sia il record di Master 1000 vinti (40) che di Slam portati a casa (24), cercherà con le prossime Finals di Torino – in programma dal 12 al 19 novembre – di superare l’ex collega Roger Federer con cui per ora condivide il primato di successi in questo speciale torneo di fine anno riservato ai migliori otto tennisti al mondo. Sono 6 i titoli per entrambi. Ma Nole ha già messo nel mirino il settimo poiché nel capoluogo piemontese sarà il favorito indiscusso oltre che il campione in carica. Gli altri sette sfidanti cercheranno di sfoderare qualunque arma per scalfire il muro eretto dal 36enne di Belgrado che dal canto suo, se proprio dovesse andare male, potrà ‘consolarsi’ con la prima posizione mondiale a fine anno per l’ottava volta (il record è già suo ora con 7 stagioni terminate da leader del ranking ATP). Per garantirsi questo ennesimo traguardo Djokovic dovrà vincere almeno una partita nel suo girone o, se questo non dovesse sorprendentemente accadere, sperare che Carlos Alcaraz non le vinca tutte nel suo e poi vada a sigillare le sue prime Finals. Scenari che rasentano l’impossibilità oltre che la scontata improbabilità.
Insomma, il 98esimo alloro di Djokovic sarebbe l’epilogo più prevedibile per questa stagione che l’ha visto già conquistare cinque big titles – Australian Open, Roland Garros, Cincinnati, US Open e Parigi-Bercy -, cosa che non accadeva dal 2016 in cui ne collezionò ben sei. Certo è che vincere le Finals non è cosa da poco a prescindere dal fatto che ci sia già riuscito sei volte. La posta in palio è alta a livello di punti ATP, di bottino monetario e, soprattutto, di prestigio per aver vinto il torneo dei migliori otto maestri della racchetta al mondo. La tensione sarà alle stelle, ma se siamo costretti a dare come assodato una cosa è che il tennista che guarderà tutti dall’alto sarà proprio Nole, presente per la sedicesima volta a questo speciale torneo. Di esperienza, quindi, ne ha da vendere. Inoltre, il fatto che lui si sia messo in tasca 97 titoli e la somma di quelli di tutti gli altri sette sfidanti a Torino arrivi a quota 91 la dice lunga. Il favorito numero uno è lui e non saranno di certo giovani classe 2003 o 2001 a mettergli paura; lo stesso vale per i primi Next Gen che ora si trovano a carriera inoltrata. “Faccio pienamente parte della prossima generazione” ha più volte affermato scherzosamente durante questa stagione il 36enne serbo. E come dargli torto.
Nole non nasconde affatto la sua fame di record e di titoli, che a questo punto della carriera ci viene proprio da considerarla senza fondo e limiti. “Combatterò per ogni primato possibile” – ha affermato Djokovic – “Non ho alcun problema a dirlo e so che questo porta spesso le persone a non apprezzarmi. Io non faccio finta come altre persone: quando dico di voler raggiungere qualcosa mi comporto di conseguenza”. Per quanto riguarda il record di titoli detenuto da Jimmy Connors (109), invece: “Perché non dovrei provare a superarlo? Mi mancherebbero 12 titoli e sento di poter avere qualche altra stagione di successo nel mondo del tennis. Cerco di godermi questi anni della mia carriera. Ogni vittoria ora vale doppio”. Il tempo passa per tutti, quindi, anche per il mostro sacro chiamato Novak Djokovic. Quella che non sembra invecchiare è la sua ingordigia di vittoria e di primati, che scomparirà solamente quando Nole appenderà la racchetta al chiodo. Ma questo, per lui, è un argomento di cui se ne parlerà in futuro perché ora Djokovic è ancora il miglior Djokovic. Tutti lo sanno, nessuno escluso. Prossima vitt… tappa, Torino!
Francesco Passaro battuto in due set dallo svizzero Huesler in Bulgaria. Pierre-Hugues Herbert vince il derby delle wild card con Arthur Cazaux. Il 19enne Abedallah Shelbayh giocherà il suo sesto torneo ATP in carriera
Shelbayh Abedallah - Foto Daniel Kondraciuk
Mentre a Parigi andava in scena la finale dell’ultimo Masters 1000 della stagione tennistica con Djokovic vittorioso su Dimitrov, a circa 300 chilometri più a est si sono disputati i primi turni dell’ATP 250 di Metz, e per la gioia del pubblico di casa, sono arrivate parecchie vittorie di tennisti transalpini a mitigare un po’ la delusione per il forfait di Richard Gasquet. Il primo a scendere in campo è stato Pierre-Hugues Herbert, presente con una wild card. Il 32enne noto principalmente per i successi in doppio attualmente occupa la posizione numero 372 e non vinceva un match a livello di tabellone principale ATP dal febbraio 2022 quando superò anche lì il primo turno nell’ATP 250 di Marsiglia. A Metz le condizioni sono simili – cemento al coperto – e la vittima di Herbert questa volta è stato il connazionale Arthur Cazaux (21 anni, n.124) anche lui presente con una wild card, sconfitto 7-6(7) 6-4 con tanto di tre set point annullati nel tie-break del primo set. Adesso Herbert se la vedrà con il secondo favorito per la vittoria finale Alex de Minaur.
LINK AL TABELLONE COMPLETO
Il secondo successo di un tennista francese porta la firma di Gregoire Barrere, attuale numero 85 del mondo, che ha eliminato 7-6(5) 6-4 la testa di serie numero 7, il tedesco Yannick Hanfmann, una quarantina di posizioni più avanti di lui in classifica. Passando alle qualificazioni, si registrano le vittorie di Bourgue, Hemery e Mayot, e soprattutto quella di Abedallah Shelbayh. Il 19enne proveniente dalla Giordania (qui un articolo di presentazione su di lui) ha superato nel turno decisivo del tabellone cadetto l’olandese Gijs Brouwer, seconda testa di serie, battuto per 6-4 6-7(5) 6-3. Per Shelbayh al primo turno del torneo di Metz ci sarà il francese Hugo Gaston, in quello che sarà il settimo match assoluto in un tabellone principale ATP, la terza volta passando per le qualificazioni. L’unica vittoria di Shelbayh è arrivata a Banja Luka a marzo contro Elias Ymer.
Passando al torneo di Sofia, sempre di categoria 250, va segnalata la sconfitta nelle qualificazioni di Francesco Passaro (22 anni, numero 214) 6-4 7-5 contro lo svizzero Marc-Andrea Huesler (27 anni, numero 173).