Malcore di rigore, il Cerignola fa suo il derby di Capitanata: la crisi ...

19 Dic 2023

La crisi di risultati del Foggia prosegue. Il Cerignola fa suo il derby al 'Monterisi' e stacca i satanelli in classifica. È ancora Giancarlo Malcore il mattatore, con una doppietta realizzata su rigore (che fa il paio con quelli realizzati lunedì scorso con la Virtus Francavilla) a condannare i satanelli. Vittoria meritata per gli ofantini, al di là della generosità relativa ai due penalty (apparsi tutt'altro che clamorosi), che si sono dimostrati più squadra e più concreti rispetto alla formazione di Olivieri. Per il Foggia ora la classifica inizia a diventare preoccupante. A complicare ulteriormente le cose gli infortuni muscolari di Rizzo e Di Noia. 

Audace Cerignola-Foggia - Figure 1
Foto FoggiaToday

PRIMO TEMPO – Poco meno di sette mesi fa si giocavano un posto nei quarti di finale dei playoff. Adesso, c’è una classifica anonima – e potenzialmente preoccupante – da migliorare. Sembra passata una vita. Sette mesi dopo, Cerignola e Foggia si ritrovano. Ed è un’altra storia, specie a giudicare dal curriculum stagionale. L’Audace ci arriva dopo il rocambolesco pari di Francavilla e l’esigenza di far punti e, soprattutto, smettere di regalarli. Non stanno messi meglio i satanelli, che giungono al ‘Monterisi’ senza Cudini (in panchina c’è il tecnico della Primavera Olivieri) e con molte incognite a livello societario. Mister Olivieri punta sul 3-5-2, che alla fine resta il vestito migliore per il Foggia, nonostante i reiterati mutamenti tattici del suo predecessore. La novità è l’esclusione iniziale di Garattoni, con Salines che va a fare il quinto a destra, mentre Rizzo ritrova Riccardi e Carillo in difesa. Ma durerà meno di un tempo. Tisci rinuncia a Capomaggio affidando la regia a Bianco. In avanti, D’Andrea e D’Ausilio supportano Malcore. La partita non è bella, ma neppure sgradevole, considerando anche le premesse tutt’altro che incoraggianti. Il Cerignola, per vocazione e caratteristiche, tende a fare la partita, mentre i rossoneri si affidano più al gioco di rimessa. Anche perché la squadra di Tisci non sembra essere esemplare in fase di filtro. Ne sa qualcosa Schenetti, che spesso si stacca dalla mediana per attaccare alle spalle dei centrali. Non mancano le situazioni di potenziale pericolo, ma il Foggia denuncia la solita cronica fatica nel riempire l’area di uomini. Per mezz’ora, la gara è un trionfo di tentativi mal supportati dalla concretezza. Le prime due situazioni da annotare sono due infortuni muscolari, uno per parte, che curiosamente tagliano fuori dalla contesa i due capitani Allegrini (dentro Capomaggio) e Rizzo (dentro Garattoni). L’uscita di scena del numero 3 rossonero precede di un paio di minuti l’occasione più ghiotta capitata ai rossoneri, quando Schenetti pesca l’inserimento di Peralta in area, ma il diagonale mancino non trova di poco lo specchio. Un minuto dopo, Nicolini catechizza l’abbraccio di Riccardi a Malcore. Penalty che il bomber gialloblu realizza.

SECONDO TEMPO – Il risultato parziale, gioco forza, cambia anche la sceneggiatura del match. È il Foggia a prendere le redini del gioco e a forzare il palleggio nella metà campo ofantina. I tentativi di far sudare freddo Krapikas non mancano, ma Schenetti prima, Peralta poi, non sono sufficientemente precisi e pericolosi per ripristinare il pari. Lo è invece D’Andrea, che trasformerebbe il gol del 2-0 al termine di una perfetta transizione, se non fosse in posizione di offside. Pericolo scampato per il Foggia, che però continua a lamentare una sterilità offensiva a tratti imbarazzante. È implacabile, invece, bomber Malcore. L’attaccante trasforma il penalty (un po’ generoso, per la verità) concesso per un fallo di Di Noia su Tascone. Gol e partita in ghiaccio alla mezz’ora. Olivieri getta subito nella mischia Tounkara, passando al 4-3-3, ma un minuto dopo deve spendere l’ultimo slot quando anche Di Noia dà forfait per un guaio muscolare. Dentro Marino. Non succederà più nulla. Il Cerignola può respirare, il Foggia resta in apnea.

Audace Cerignola-Foggia 2-0: il tabellino

AUDACE CERIGNOLA (4-3-2-1) Krapikas; Coccia, Allegrini (31’pt Capomaggio) Gonnelli, Russo; Ruggiero (43’st Bezzon), Bianco, Tascone; D’Ausilio (25’st Sosa), D’Andrea (25’st Leonetti); Malcore (44’st Neglia). A disposizione: Fares, Trezza, Prati, Botta, Sainz Maza, Vitale, De Luca, Carnevale, Neglia. Allenatore: Tisci

FOGGIA (3-5-2) Nobile; Riccardi (30’st Tounkara), Carillo, Rizzo (39’pt Garattoni); Salines, Frigerio, Di Noia (32’st Marino), Schenetti, Vezzoni; Peralta, Tonin. A disposizione: Cucchietti, Vacca, Martini, Marino, Pazienza, Antonacci, Agnelli, Odjer, Divietro, Fiorini, Papazov, Rossi, Idrissou, Tounkara. Allenatore: Olivieri

Arbitro: Nicolini di Brescia

Assistenti: Giuggioli di Grosseto – Allocco di Alba-Bra

Quarto ufficiale: Sfira di Pordenone

Marcatori: 43’pt rig., 30’st rig. Malcore (AC)

Ammoniti: Riccardi (F), Capomaggio (AC), Di Noia (F), Vezzoni (F), Garattoni (F), Peralta (F)

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