Barcellona, tribunale apre procedimento per insulti a Vinicius nel ...

17 giorni ago

Il capo del 18° tribunale d'esame di Barcellona ha aperto un'inchiesta su due tifosi blaugrana, rei di aver lanciato cori e insulti razzisti al numero 7 del Real Madrid durante la sfida del 28 ottobre...

Barcellona calcio - Figure 1
Foto DerbyDerbyDerby

Davide Capano Redattore 

30 aprile 2024 (modifica il 30 aprile 2024 | 10:47)

Un giudice ha aperto un'indagine su due tifosi del Barcellona per i presunti insulti razzisti rivolti a Vinicius del Real Madrid durante il Clásico dello scorso 28 ottobre allo Stadio Olimpico Lluís Companys, sulla collina del Montjuïc.

Procedimento aperto

Secondo fonti vicine all'Agencia EFE, il procedimento è stato aperto dal capo del 18° tribunale d'esame di Barcellona sulla base di una relazione dei Mossos d'Esquadra per i cori e gli insulti razzisti contro l'attaccante brasiliano nel corso della gara vinta dal Real a Barcellona.

Oltre al servizio per i crimini d'odio della Procura di Barcellona, già coinvolto nel procedimento, la Liga ha chiesto di esercitare l'azione penale, mentre il giudice ha offerto a Vinicius la possibilità di comparire come imputato.

Si tratta dell'ennesima indagine sugli insulti ricevuti dal giocatore brasiliano del Real Madrid. Vinicius, tuttavia, non è stato l'unico. Lo scorso fine settimana anche Nico Williams ha ricevuto insulti razzisti, in questo caso dagli spalti del Metropolitano, durante Atletico Madrid-Athletic Bilbao.

Le lacrime di Vinicius prima di Spagna-Brasile a marzo

Vinicius scoppiò a piangere durante la conferenza stampa alla vigilia dell'amichevole Spagna-Brasile del 26 marzo. "Mi dispiace. Voglio solo giocare a calcio. Voglio fare tutto per il mio club, per la mia famiglia e perché i neri non soffrano mai più. La lotta contro il razzismo è estremamente importante", disse il 23enne, prima di essere travolto dalla commozione.

"L'ho vissuto da molto tempo, ogni volta mi sento più triste e ogni volta avrei meno voglia di giocare", spiegò asciugandosi le lacrime. Il brasiliano aggiunse come la Spagna non è "un paese razzista", ma "che ci sono molti razzisti, un gran numero negli stadi". "Dalla prima volta che mi sono lamentato del razzismo in Spagna, la situazione ha continuato a peggiorare... Mi insultano per il colore della mia pelle, così gioco meno bene" concluse.

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