Luigi Sposato, da Siena alla Serie A del Futsal italiano | Gazzetta di ...

31 Mar 2024
Luigi Sposato (a sinistra) con mister Luca Giampaolo
Luigi Sposato è un classe 93′ e ha iniziato a giocare ed allenare nella provincia senese. Dopo il Covid è volato in Australia per la Juventus Academy e adesso con il Petrarca Calcio a 5 ha conquistato la Serie A di Futsal

Luigi Sposato, è un ragazzo di 31 anni che sta riuscendo a fare della propria passione il proprio lavoro. Quello che poteva essere solo un sogno per Luigi, allenare nella massima categoria del calcio a 5, sta diventato realtà. Come per Filippo o Duccio, la storia di Luigi è un’altra dimostrazione che i “figli di Siena” (o provincia) hanno voglia di farsi conoscere nel mondo e ci riescono.

Campionato Serie A - Figure 1
Foto Gazzetta di Siena

“Come succede a quasi tutti coloro che si appassionano del calcio a 5, a 20 anni ero stanco del calcio a 11 e ho fatto il cambio. Paolo Caroni mi voleva alla Mens Sana C5 in Serie C2, l’anno dopo siamo saliti in C1. In quel momento ero dipendente part time, la mattina lavoravo per un azienda di energia ed il pomeriggio ero libero. Così mi proposero di allenare i ragazzi del 99-2000 e ho accettato, al primo anno abbiamo vinto subito il campionato di categoria allievi. La società in quegli anni ha cambiato diversi nomi, da Mens Sana a Futsal Siena a Siena Nord. Con le U15, U17 e U19 abbiamo comunque vinto diversi campionati. In quel periodo quindi, oltre a lavorare la mattina, giocavo in prima squadra e allenavo le giovanili la sera.”

La realtà senese, con il progetto Durio, era riuscita a costruire un vivaio promettente sia in ambito calcio a 11 che calcio a 5. Con il fallimento e la fine del progetto, Luigi decide di lasciare il calcio a 5 giocato per per allenare le giovanili del Mazzola

“Una volta finito il progetto Durio, ho deciso di lasciare il calcio a 5 giocato e allenato. Sono andato ad allenare i 2005 del Mazzola, nel campionato giovanissimi regionali di calcio a 11. E’ stata una grande stagione, purtroppo interrotta dal Covid. Dopo il Covid avevo deciso restare al Mazzola ma intanto su Linkedin stavo facendo girare il mio curriculum. Tramite un sito avevo visto che la Juventus Academy stava cercando nuovi allenatori così, quasi per scherzo, gli ho scritto. Dopo dieci giorni ho sentito squillare il telefono e dall’altra parte c’era il Direttore di Juventus Academy Sebastiano Disco. Il mio profilo gli piaceva e mi voleva con se a Melbourne. Dopo qualche giorno di riflessione, ho lasciato il lavoro fisso da dipendente e le squadre che avevo al Mazzola per volare in Australia.”

Luigi Sposato: “allenare in Australia è stata un’esperienza unica”

“Con un contratto firmato per un anno ed il tutto pagato da parte dell’Academy sono arrivato a Melbourne verso fine gennaio. In 3 mesi ho imparato a parlare inglese, lavoravo full time per l’Academy di Juventus allenando e gestendo più squadre insieme ad altri ragazzi italiani. Eravamo in campo sette giorni su sette facendo una marea di attività. Allenare in Australia è stata un’esperienza unica perché Melbourne è un ambiente pieno di realtà e culture diverse. Avevo ragazzi provenienti da dieci, quindici nazionalità diverse e ognuno di loro vedeva il calcio in maniera diversa. Noi allenatori italiani siamo considerati il top in assoluto, anche i genitori portano un grande rispetto e accettano sempre le decisioni che prendi. Agli allenatori e ai ragazzi stessi chiedono sempre il massimo, come è giusto che sia, vogliono le squadre vincenti e competitive anche in under 9. Hanno una mentalità molto americana su questo aspetto.”

“Alla fine dell’anno, verso settembre, il Direttore mi voleva anche per l’anno successivo ma io volevo qualcosa di più così ho rifiutato. Volevo qualcosa di più in Italia. Sapevo che l’esperienza in Australia mi aveva fatto curriculum così sono tornato a Dicembre 2022.Da Gennaio 2023 ho iniziato ad avere diverse collaborazioni sul territorio facendo diversi seminari per le scuole a Siena e per il settore giovanile della Sestese (uno dei più importanti sul fiorentino). Per la Sestese in estate ho fatto due settimane di camp estivo e a Luglio, nuovamente per Juventus Academy, sono volato a Londra per fare un mese di camp con loro.”

Luigi e la chiamata in A2 Elite con il Petrarca Calcio a 5

“Verso Giugno è poi arrivata la chiamata di mister Luca Giampaolo del Petrarca Calcio a 5, una squadra di Padova. Mi disse che cercavano una figura full time che potesse ricoprire più ruoli all’interno dell’ambiente. In più mi disse che avrei fatto il suo assistente per le prima squadra in A2 Elite. Avevo anche altre offerte a livello di calcio a 11 ma ho deciso di accettare il Petrarca una volta parlato con il presidente. Adesso qua alleno l’under 9, l’under 15, l’under 17 e l’under 23 in Serie C2 Veneta. Nell’under 23 facciamo giocare i 2005, 2006 e 2007 e cerchiamo di prepararli per la prima squadra e per la Serie A. Siamo l’unica squadra in italia ad avere un Under 23. In C2 il nostro obiettivo non è il risultato ma far giocare e crescere i ragazzi. Con la prima squadra invece abbiamo vinto il campionato di A2 Elite e qualche settimana fa abbiamo vinto anche la Coppa. Anche questa è stata un’esperienza bellissima perché nella mia carriera ho visto tanti giocatori forti ma qua, ho davvero visto giocatori che fanno un altro sport, dei marziani. La prossima stagione saremo in Serie A nel massimo campionato e vedremo cosa riusciremo a fare.”

“Il mio futuro? Intanto finisco la stagione perché con le giovanili avremo la Coppa Veneto a Maggio. Vedremo poi come procedere, credo comunque di poter continuare il mio lavoro qua al Petrarca anche per la prossima stagione.”

I problemi calcistici a Siena

“Con gli anni della Durio pensavamo davvero di aver messo le basi per far nascere qualcosa di nuovo sul territorio. Anche se non dava chissà quali somme al progetto, avere il “Brand Siena” alle spalle dava un aiuto al movimento calcistico senese. Siena ha una capienza piccola, ci sono tantissime società e si portano via i ragazzi tra di loro. Questa cosa a mio avviso non fa bene ai ragazzi e al movimento. Senza parlare del fatto che mancano le strutture e che questo non permette alle società di programmare e lavorare bene. Parlando del calcio a 5, ci sono persone come Caroni e Putzu che hanno dato e stanno dando l’anima per fare qualcosa. Anche qua però i i problemi sono gli stessi, anzi, forse il problema strutture è ancora peggio. In Veneto ci sono sicuramente tante più opportunità a livello di strutture e i ragazzi fanno quasi tutti la doppia attività di calcio e calcio a 5.”

“Il calcio senese ha tanti ragazzi fuori nei professionisti, quindi la materia prima c’è, va solo trovato il modo per valorizzarla qua sul territorio con i giusti mezzi.”

“Voglio ringraziare i miei genitori per avermi sempre dato la massima libertà sulle scelte della mia vita in ambito lavorativo, sopratutto nel caso specifico di Melbourne. Poi ringrazio Paolo Caroni e Stefano Putzu, più che semplici amici, mi hanno dato la possibilità di collaborare nel loro progetto e insegnato i veri valori calcistici. Infine, per ultimo ma non meno importanti, i tre allenatori di alto profilo, tre amici che mi hanno insegnato molto e con cui parlo e scambio idee ed opinioni. Alfredo Paniccia, Alessio Musti e Luca Giampaolo, tre professionisti che ho avuto la fortuna di incontrare.”

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