Zerocalcare annulla l'incontro con Chiara Valerio a "Più libri più ...

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redazione 27 novembre 2024 17:43

Chiara valerio - Figure 1
Foto RomaToday

Zerocalcare rinuncia all’incontro con Chiara Valerio a “Più libri più liberi”, la fiera della piccola e media editoria in programma a La Nuvola dal 4 all’8 dicembre. La decisione arriva a seguito delle polemiche scaturite dal caso Leonardo Caffo: “Dopo aver parlato anche con la casa editrice e aver compreso che condividevano il mio stesso disagio - scrive il fumettista nelle sue storie Instagram - ho deciso di annullare l'incontro previsto sull'editoria con la stessa Chiara Valerio (oggettivamente impossibile da tenere: non perché penso che sia un'appestata o che con lei non si possa parlare, anche quando ritengo stia sbagliando, ma perché mi pare impossibile glissare su questo tema e parlare di editoria come se niente fosse…)”. 

Nei giorni scorsi, infatti, un terremoto ha scosso l’organizzazione di Più libri più liberi: prima le polemiche nate dalla partecipazione all’evento di Leonardo Caffo, filosofo e scrittore a processo per maltrattamenti e lesioni alla ex compagna. Una presenza da molti giudicata inopportuna in un’edizione dedicata a Giulia Cecchettin, uccisa a soli 22 anni dall’ex fidanzato. A seguito delle proteste, Caffo ha deciso di ritirare la propria partecipazione all’evento e la curatrice di “Più libri più liberi”, Chiara Valerio, ha commentato spiegando che l’invito a Caffo sarebbe rimasto comunque valido e ha deciso di presentare lei stessa il saggio dello scrittore, richiamandosi ai principi del garantismo. Una scelta che ha fatto storcere il naso a molti, come la vignettista Fumettibrutti, che ha ritirato la propria partecipazione alla fiera. 

La decisione di Zerocalcare 

“È innegabile - scrive Zerocalcare - che per tanti, me compreso, è molto più facile parlare di fascisti che di questioni di genere, perché i fascisti aprono molte meno contraddizioni tra chi ci sta vicino e pure in noi stessi. Per non lasciare non detti: mi è sembrato evidentemente inopportuno invitare ad una fiera dedicata a Giulia Cecchettin un uomo accusato di violenza ai danni della sua compagna. Mi è sembrato sbagliato invocare il garantismo (che pure è un tema che mi sta molto a cuore in questo tempo di barbarie), per troncare una discussione sulla violenza di genere, senza problematizzare il calvario che tante donne incontrano nel denunciare gli abusi”. E ancora: “Mi è sembrato un problema che nell’equazione con cui è stata narrata la vicenda da parte della fiera, la figura della donna sia stata completamente rimossa, perpetrando quel meccanismo che vede gli uomini accusati di violenza continuare a occupare lo spazio pubblico, invitati e celebrati, mentre le vittime spariscono”. La Bao Publishing, casa editrice di Zerocalcare, ha confermato la sua presenza alla fiera, ma annullando la "partecipazione a qualunque evento interno”. In una nota la casa editrice motiva così la sua scelta: “È fondamentale per noi, pur nel rispetto delle scelte altrui, dare un segno di discontinuità e di distacco da un modo di fare programma e di comunicare che non ci appartiene. Ci aspettiamo in futuro, ed è un'aspettativa che riversiamo su tutti i nostri interlocutori fieristici, un comportamento più capace di assumersi le proprie responsabilità (e le responsabilità dei propri sbagli) da chi, organizzando un evento che ci ospita, fa propria anche la nostra rispettabilità, che ci è necessario tutelare”. 

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