Da Svizzera e Ticino doppia lezione a Como e Roma: crescono la ...
Como e Roma dovrebbero leggere con interesse i dati sul positivo andamento demografico che vengono dalla Svizzera, legati peraltro a un forte aumento degli asili nido negli ultimi 4 anni. Una doppia chimera insomma sia per la città di Como – che invece per volere del sindaco Alessandro Rapinese sta chiudendo nidi, asili e scuole a raffica ( 8 nell’aspirazione massima e ricorsi permettendo) – sia per il governo centrale che a dispetto degli annunci per il numero che dovrebbe essere anche potenza nel 2023 ha registrato l’ennesimo record al ribasso per le nascite, scese a 379.890, cioè 13mila in meno rispetto al 2022 (meno 3,4%).
In Svizzera invece il fatidico traguardo dei 9 milioni di abitanti sarà superato con tutta probabilità durante il 2024. Alla fine del 2023 la Svizzera contava 8,96 milioni di abitanti, l’1,6% in più rispetto all’anno precedente. Ossia l’incremento demografico è il più consistente fin dall’inizio degli anni Sessanta.
Tutti questi numeri giungono proprio nel giorno in cui, da questa parte del confine, si apprende che i Servizi educativi e sociali del Comune di Como hanno deciso di non accogliere più nuove iscrizioni negli asili nido comunali per l’anno 2024/25. Una decisione nata sulla dichiarata impossibilità a sostenere l’apertura della seconda sessione di iscrizioni programmata per la prima settimana di novembre.
Come si diceva, in Svizzera è tutt’altra musica. Il numero di asili nido nella Confederazione è infatti aumentato notevolmente negli ultimi quattro anni, passando dai 3169 del 2020 ai 3845 del 2024 (uniche eccezioni i cantoni di Sciaffusa, Appenzello Esterno e Uri).
A dirlo – come riferisce Tio.ch – l’Istituto di scienze politiche dell’Università di Berna tra le autorità cantonali responsabili, che ha messo i dati nero su bianco in un rapporto pubblicato a beneficio della Conferenza dei direttori cantonali delle opere sociali (CDOS).
E dunque, tenendo conto degli abitanti, a creare il maggior numero di nuovi asili nido è stato il canton Glarona, davanti al Vallese e a Ginevra. Al contrario, in fondo alla graduatoria si trovano Neuchâtel, Giura e Zurigo.
Per quanto riguarda i posti nelle varie strutture, quattro anni fa ne erano disponibili 53.180, totale che sale ora a 62.199 (senza contare Zurigo, Lucerna e Argovia, per i quali non esistono cifre comparative relative al 2020). Nidvaldo, Zugo e Vallese sono in questo caso i cantoni con il più forte incremento proporzionale. Per quel che concerne il Ticino, gli asili nido sono aumentati da 60 a 74 e i posti da 1858 a 2230. Nei Grigioni invece, le strutture da 38 sono diventate 46 e e i posti sono cresciuti da 892 a 1196.