Conference League - Fiorentina, occhio al TNS, i "Nuovi Angeli" dei ...
Sedici campionati vinti (tutti tra il 2000 e il 2024), in patria è considerata una squadra "ingiocabile": parliamo del TNS, primo avversario della Fiorentina nella Conference League 2024-2025. Il club biancoverde è nella storia del calcio del proprio Paese, trattandosi di prima squadra del torneo gaelico a partecipare alla fase finale di una competizione europea. Nei libri, a ben vedere, il TNS era già entrato a 2017, quando aveva superato l'Ajax di Johan Cruijff nella striscia di vittoria consecutive: 27 contro le 26 dei Lancieri edizione 1971. Il record europeo resta, quello mondiale è sfumato proprio la scorsa stagione, coi sauditi dell'Al-Hilal di Sergej Milinkovic-Savic, capaci di 34 successi di fila.
Stemma The New Saints (Galles) nello spogliatoio del Park Hall di Oswestry, in Inghilterra
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TNS, la squadra gallese (e inglese al tempo stesso) dei record
Già, ma cosa vuol dire TNS, chi sono e da dove vengono i biancoverdi di Galles? Loro sono "The New Saints", chiamati in maniera colloquiale solo "New Saints". La loro storia comincia nel 1958, ma si fa tortuosa nei tempi moderni. Certamente la location è suggestiva: loro rappresentano Llansantffraid-ym-Mechain, villaggio di 1600 abitanti nell'estremo Est del Paese. Ma giocano in Inghilterra, perché - particolarità nella particolarità - sono anche l'espressione calcistica della comunità inglese di Oswestry, al confine col Galles, che ne conta in tutto 18mila. Questo, per via della fusione con on l'Oswestry Town, avvenuta nel 2003 e inizialmente osteggiata dall'Uefa per il fatto che "una squadra non può e non deve appartenere a due nazioni diverse". La fusione per il TNS era strategica per avere un campo sportivo - il Park Hall, 2mila posti di cui la metà a sedere - più presentabile, rispetto a quello del villaggio, il "Recreation Ground", il cui nome dice già tutto. Insomma, è l'unico caso di una squadra che, con una delle due basi in Inghilterra, ha scelto di fare il percorso inverso giocando in Galles, rispetto agli esempi - per esempio - di Cardiff City, Swansea, Wrexham, che hanno scelto storicamente la FA inglese per mantenere alto il livello tecnico. Ad ogni buon conto, Llansantffraid era il nome del club fino a metà degli anni '90: ora esiste invece una compagine di amatori, che dal 2007 si chiama Llansantffraid Village Football Club. Ma questa è un'altra storia... E' nel 1995, che - arriva il primo trofeo, la locale League Cup. L'anno seguente, ecco la Welsh FA Cup, che vale il primo accesso in Europa, nell'allora Coppa delle Coppe e, soprattutto, l'interessamento della locale azienda informatica Total Network Solutions, che decide di investire 250mila sterline. Un'infinità per un calcio rudimentale e agli albori come quello della Welsh Football Association. Arriva addirittura un pareggio (1-1), contro i polacchi del Ruch Chorzow, che poi dilagano tra le mura amiche. La storia del TNS è appena iniziata. il nome completo del club è The New Saints of Oswestry Town & Llansantffraid Football Club: è per questo che si predilige l'abbreviazione TNS, che si è deciso di mantenere, anche dopo l'abbandono - avvenuto ormai anni fa, della Total Network Solutions.
Craig Harrison, l'inglese (del nord) che in Galles ha trovato l'America
Tanto per dare ulteriori riferimenti geografici (o cinematografici, per quelli a cui piace), qualche decina di chilometri più a sud di trovano le verdi vallate della Wye Valley, location della fortunata serie tv "Sex Education" con Gillian Anderson. Ma anche questa è un'altra storia. Quella dei New Saints ha un autore ben preciso, che di nome fa Craig Harrison, l'allenatore. Inglese del nord, di Gateshead, Craig ha trovato l'America in Galles. Classe 1977, ex difensore del Crystal Palace, a gennaio 2003, nella gara del campionato riserve contro il Reading, si ruppe una gamba. Un infortunio terrificante che lo costrinse al ritiro a soli 26 anni. Nel tempo si trova ad affrontare la depressione. In Galles arriva nel 2008 e qui si mette ad allenare e, siccome da queste parti si parla pur sempre di calcio professionistico, a recuperare immobili rivendendoli sul mercato. Prima, tre stagioni alla guida dell'Airbus UK di Broughton, dal 2011 al 2017 la prima, lunghissima esperienza i New Saints, in cui taglia il record delle 27 vittorie di fila. Poi, un fugace ritorno in Inghilterra, ne suo nord e nello storico Hartlepool United, panchina che però lascia a febbraio 2018. E' il Galles la sua nuova casa, che lo attira come una calamita. Ci torna nell'estate di sei anni fa come allenatore del Bangor City, poi dei Connah's Quay Nomads fino a fare il figliol prodigo ai New Saints, nell'estate 2022.
2024, Craig Harrison, tecnico inglese del TNS (Galles)
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Il percorso preliminare e la grande gioia colta in Lituania
L'avvincente percorso nei preliminari inizia da quelli di Champions, in cui la band di Harrison elimina i montenegrini del Decic Tuzi, poi la sconfitta nel turno successivo nei 180' contro i magiari del Ferencvaros. "Retrocesso" nei preliminari di Europa League, va male, per poco, anche contro il Petrocub: 0-0 in Gran Bretagna, 1-0 per gli avversari in Moldavia. Ma ecco l'exploit in Conference: successo esterno per 3-0 nella gara di andata in Lituania contro il Panevezys, pari senza reti tra le mura amiche ed ecco la fase finale della terza competizione europea. Che, al di là della sfida dello stadio "Artemio Franchi" nell'esordio contro la Fiorentina di Raffaele Palladino, i New Saints affronteranno sempre in Inghilterra. Ma, questa volta non al "Park Hall" di Oswestry, bensì nel più attrezzato "New Meadow" di Shrewsbury, casa abituale ello Shrewsbury Town di League One.
Harrison: "Ho amato la Fiorentina di Batistuta e Rui Costa. Siamo piccoli, ma non siamo qui in gita"
Lo stesso Harrison ha presentato così la - storica - sfida alla Viola: "Ci troviamo di fronte a un club dalla grande storia. Sono cresciuto guardando il calcio italiano e per me la Fiorentina è quella di Gabriel Batistuta e Rui Costa. Ma anche quella attuale ha un grande tasso tecnico complessivo, lo sappiamo bene. Noi proveremo a far leva sul nostro entusiasmo e cercheremo di giocare da squadra. La Fiorentina è chiaramente più forte di noi, è ovvio, ma daremo il massimo. Ho parlato anche con Osian Roberts del Como (il braccio destro di Cesc Fabregas, ndr), che la conosce meglio... Non siamo venuti qui in gita, siamo dei professionisti e vogliamo dimostrarlo. L’esperienza che stiamo vivendo è meravigliosa per il nostro piccolo, grande club".
Palladino: "Gudmundsson e i rigori? Abbiamo stabilito delle gerarchie"