Stanno diventando un caso politico le rivolte al Corvetto per l ...
A Milano non si fermano le tensioni dopo la morte di Ramy Elgaml, spirato all’incrocio tra le vie Ripamonti e Quaranta nella notte tra sabato e domenica durante un inseguimento con i carabinieri. Dopo il “picchetto” al Policlinico la notte dell’incidente, le manifestazioni - organizzate senza preavvisare la questura - e i disordini (l’ultimo atto avvenuto nella serata di lunedì e terminato con un arresto), la questione sta diventando un caso politico.
Sul caso è intervenuto il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini che non ha usato mezzi termini definendo “criminali” gli autori degli scontri. “Chi sfoga violenza e comportamenti incivili attentando alla vita di donne e uomini in divisa e mettendo in pericolo i cittadini è un delinquente da punire senza clemenza - ha detto il ministro dei trasporti commentando quanto accaduto lunedì sera -. Ma vi pare normale? È questa la società che vogliono gli accoglienti e solidali? Altro che provenienti da Paesi a rischio, sono loro ad essere un rischio per il nostro Paese”.
Nel frattempo il capogruppo della Lega a Palazzo Marino ha chiesto un consiglio comunale straordinario. “La guerriglia urbana al Corvetto è conseguenza del fallimento di Sala e del modello progressista - ha tuonato Alessandro Verri, capogruppo dei lumbard in consiglio comunale -. Il sindaco in otto anni si è presentato in Corvetto solo per i suoi video social e per la campagna elettorale. La drammatica realtà di questa periferia è completamente ignorata dalla sua giunta. Dopo tre giorni di guerriglia non abbiamo sentito nemmeno una sua presa di posizione”.
Anche Fratelli d’Italia è sulle stesse posizioni. “Siamo arrivati ad una situazione di violenza inaccettabile, serve un giro di vite se senza se e senza ma iniziando con gli sgomberi degli abusivi - ha detto Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza e esponente di FdI -. Nel quartiere ci sono numerosi alloggi popolari occupati soprattutto da immigrati, non mi stupirei se le centinaia di persone che hanno compiuto questi atti di guerriglia urbana arrivassero da lì”.
La situazione è incandescenteNel frattempo la situazione nel quartiere è incandescente ed è alta l’allerta per l’ordine pubblico nel quartiere. Il timore è che oggi e nei prossimi giorni si possano ripetere le scene viste ieri in viale Omero, dove sono stati appiccati roghi, lanciati petardi, esplosi fuochi d’artificio e un autobus e una pensilina Atm sono stati vandalizzati.
Per questo motivo la questura di Milano ha chiesto i rinforzi di una trentina di agenti nelle ore notturne, fino alla Prima della Scala del 7 dicembre.