Che colpo Darderi: prima vittoria in un 1000. E la vittima è illustre ...

Darderi

Successo 6-4 6-2 per Luciano al primo turno del Masters spagnolo: ora affronterà Fritz: "Ho giocato un buon tennis. Debuttare con Monfils, che guardavo da ragazzino...". Seyboth Wild elimina Safiullin e sfiderà Musetti

Francesco Sessa e Filippo Maria Ricci

24 aprile 2024 (modifica alle 19:39) - MILANO

Un passo alla volta. La crescita graduale ma vistosa di Luciano Darderi ha portato l’italo-argentino a spuntare una nuova casella: prima partita vinta in un Masters-1000. Sulla terra battuta di Madrid, il numero 60 del mondo (suo best ranking) ha battuto senza grossi problemi Gael Monfils, giocatore lontano dalla sua miglior versione: 6-4 6-2 il punteggio in favore di Darderi, che si conferma un giocatore estremamente solido sul rosso e che si regala così un secondo turno intrigante contro Taylor Fritz: “Ho giocato un buon tennis per tutta la partita - ha spiegato -, e così è arrivata la mia prima vittoria in un 1000. Stanotte ho fatto fatica a dormire, il debutto qui, sul centrale, con Monfils che guardavo giocare quando ero ragazzino, è stato numero 6 del mondo, ha battuto Nadal, Djokovic e Federer... Tante emozioni, ma è andata molto bene, sono molto contento”. Sul prossimo avversario, Fritz, Darderi preferisce non sbilanciarsi: “Un altro grande match, contro un top 15 o top 20, ma sono in grande fiducia, sto giocando molto bene sulla terra per cui mi aspetto una grande partita e darò tutto per vincere. Poi non so altro: normalmente in un torneo guardo tutto il tabellone, ma qui il livello è troppo alto e non l’ho fatto, vado partita a partita, convinto di poter fare un buon torneo”. Nessun problema legato all'altura: “Mi sono trovato bene, pensavo di fare più fatica. È vero che sul Centrale la palla va un pochino meno veloce, ma mi sono adattato senza difficoltà. Ho colpito molto bene tanto al servizio che nella risposta. Ho sbagliato diverse prime, ma quando entravano facevano male. E poi qui l’altura è simile a quella di Cordoba, dove ho vinto, tra 600 e 700 metri”.

IL FUTURO

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Il discorso si sposta poi sul tema coppa Davis: “Non so se per ranking posso già essere convocato ma se mi chiamano, è chiaro che sono a disposizione. Così come sono in corsa per le Olimpiadi. Ci sono due classifiche per Parigi e non ho ancora capito quale conta, se l’Atp o il Race, però sono in corsa. Il problema per la Davis è che ci sono 8-9 italiani nel Top 100 e anche a livello di doppio c’è tanta concorrenza, quindi bisogna vedere come va nei prossimi mesi. Però io ci sono: ho un appuntamento pendente con Volandri, non so se lo vedrò a Roma o a Parigi”. E a proposito del torneo nella capitale: “Non vedo l’ora. Per me è il torneo più atteso e speciale dell’anno: ci andavo da spettatore, ho vissuto due anni in città e ho già giocato delle qualificazioni. Sono molto emozionato dal fatto di essere nel tabellone principale, non mi aspettavo di arrivarci tanto rapidamente”.

A SENSO UNICO

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Luciano potrà chiedere consigli a Lorenzo Musetti, in grado di battere proprio Fritz a Montecarlo. Ma l’impressione è che Darderi non abbia bisogno di grosse dritte quando si tratta di giocare sulla terra battuta: dopo aver vinto il torneo di Cordoba ed essere arrivato in semifinale a Houston, il classe 2002 si è tolto la soddisfazione di esultare in un 1000, per di più con un ex top-10. Sul centrale di Madrid (il Manolo Santana) c’è stata poca partita: troppa la differenza di costanza tra i due, con il solido Darderi opposto all’incostante e falloso Monfils, anche alle prese nel finale con un fastidio al ginocchio sinistro. Insomma, l’altura non sembra impensierire Darderi, che in condizioni simili ha vinto uno dei due Challenger della carriera, l’anno scorso a Lima in Perù. 

IL RIVALE DI MUSETTI

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Occhio dunque a Darderi, a Madrid ma anche nei prossimi tornei sulla terra tra cui, ovviamente, gli Internazionali d’Italia. Luciano raggiunge Sinner e Musetti al secondo turno: Jannik e Lorenzo hanno ricevuto un bye e dunque partiranno da lì. In attesa di sapere se l’avversario di Sinner sarà Lorenzo Sonego o Richard Gasquet (in campo domani), si conosce già il rivale del carrarino: sarà Thiago Seyboth Wild, che ha battuto in due set Roman Safiullin (6-4 6-4). Il brasiliano è un avversario ostico, l’anno scorso al Roland Garros ha battuto Daniil Medvedev al primo turno: la sfida con Musetti sarà un assaggio dell’incrocio tra Italia e Brasile in Coppa Davis a Bologna.

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