Ecomondo 2024, focus sul contrasto al cambiamento climatico
ServizioSostenibilità
A Rimini dal 5 all’8 novembre 221 eventi, di cui 25 internazionali: i temi del monitoraggio e dell’adattamento al centro del confronto tra aziende e istituzioni4 novembre 2024
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Ecomondo 2024: tra i principali temi al centro dei lavori di questa edizione, che si apre il 5 novembre alla fiera di Rimini fino all’8, c’è quello del contrasto al cambiamento climatico, che sempre più chiama ad un grande lavoro di monitoraggio, previsione, intervento, recupero e prevenzione le amministrazioni dei territori. Con negli occhi ancora le immagini disastrose dell’alluvione di Valencia, a premere sull’urgenza di azioni di salvaguardia, l’appuntamento di Rimini è un’occasione capace di mettere insieme aziende, ricerca, istituzioni e società civile per intraprendere una riflessione e un percorso comune.
Monitoraggio e adattamento
Diversi i contenuti che trovano spazio nel palinstesto composto da 221 eventi, di cui 25 internazionali, curati dal comitato tecnico scientifico della fiera. Il monitoraggio e l’adattamento ai cambiamenti climatici emerge come uno dei focus fondamentali dell’edizione 2024, in risposta ai sempre più frequenti eventi climatici estremi. Negli appuntamenti dedicati vengono esplorate le potenzialità della mappatura digitale, gli strumenti adeguati per la gestione del territorio, dalla Valutazione di Impatto Ambientale, alla lotta ai crimini ambientali, passando per la rigenerazione delle città e politiche di pianificazione del territorio, con particolare riferimento all’Emilia-Romagna che ospita la manifestazione, vittima di ripetute recenti alluvioni.
La stessa manifestazione in fiera è articolata in aree tematiche: monitoraggio ambientale e osservazione della Terra, ripristino di siti e suolo, ma anche rifiuto come risorsa, ciclo idrico e blue economy, bioeconomia circolare e rigenerativa, bioenergia e agricoltura.
Blue economy
Le sfide della blue economy, dalla resilienza costiera alla gestione sostenibile delle risorse marine, esigono soluzioni urgenti: l’innalzamento del livello del mare secondo recenti studi potrebbe costare all´Europa fino a 872 miliardi di euro entro il 2100, e il Mediterraneo è un hotspot di cambiamenti climatici accelerati. Cruciale anche la gestione della risorsa idrica, soprattutto a fronte di siccità prolungate.
Il tessile è uno dei focus di quest’anno, con l’evoluzione del quadro normativo che dovrebbe passare dalla responsabilità estesa del produttore anche a questo settore, con l’esplorazione di soluzioni concrete per garantire riparabilità e riciclabilità ai capi. Più in generale, la manifattura italiana si trova a fare i conti con la misurazione della circolarità, anche in chiave Csrd.