Capri, al via summit ministri Esteri del G7. Tajani: “Lavoriamo a ...

13 giorni ago

La crisi in Medio Oriente, con la possibile risposta di Israele all’Iran dopo l’attacco di sabato scorso, è tra i temi principali della ministeriale degli Esteri del G7 a guida italiana, che comincia oggi su un'isola di Capri blindata e presidiata da 1400 uomini delle forze dell'ordine. La linea tracciata per il summit di tre giorni è chiara: "Noi lavoreremo per cercare insieme di infliggere sanzioni all'Iran. Vedremo se si potrà trovare una soluzione, e che tipo di sanzioni", ha detto il capo della Farnesina Antonio Tajani. Il ministro sottolinea comunque che "in uno scenario internazionale caratterizzato da fortissime tensioni, il G7 a guida italiana ha il compito di lavorare per la pace". Centrale anche la guerra in Ucraina: il ministro degli Esteri David Cameron, sottolinea una nota di Londra, esorterà i suoi omologhi ad aumentare il sostegno a Kiev, invitandoli a mettere in campo sforzi più ambiziosi per indebolire il complesso industriale della difesa russa.

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Foto Sky Tg24
Tajani: "Israele ha diritto a difendersi ma serve prudenza"

"Israele ha diritto a difendersi e vediamo che tipo di reazione ci sarà" all'attacco dell'Iran, ha detto Tajani. Precisando però che "vogliamo che prevalga sempre la prudenza". Si vedrà se sarà possibile arrivare a un documento da parte del G7 per evitare una reazione di Israele all'attacco iraniano: "La riunione dobbiamo ancora farla e vedremo quali saranno gli obiettivi raggiunti. Certamente noi stiamo lavorando per una de-escalation".

Le sanzioni all’Iran e la Palestina

Di sanzioni all'Iran è da giorni che si discute in varie sedi. "Ieri durante la riunione dei ministri degli Esteri dell'Unione europea l'orientamento dell'Ue era quello di dare sanzioni a chi dava missili e droni che poi venivano lanciati contro l'Ucraina, contro Israele o i mercantili nel Mar Rosso. Vediamo", ha detto Tajani. Gli Stati Uniti avevano già annunciato che stanno studiando con gli alleati del G7 ulteriori sanzioni al regime degli ayatollah, punto anticipato anche dalla ministra degli Esteri canadese, Melanie Joly, e da David Cameron. Tajani ha fatto sapere che l'Italia è pronta anche a inviare militari nell'area nel quadro di una missione Onu se si creasse uno Stato palestinese. "Qualora ci dovesse essere da parte Onu una presenza cuscinetto, quando ci saranno due popoli e due Stati, siamo pronti a partecipare. Una presenza tipo Unifil per garantire la pace e la stabilità in una missione sotto l'egida dell'Onu a guida araba", ha dichiarato il capo della diplomazia italiana. L'obiettivo "due popoli due Stati", ha insistito, "rimane la stella polare, ma che si riconoscano tra loro. È un obiettivo non facile ma ce la metteremo tutta", ha concluso Tajani.

Gli invitati e i temi all’ordine del giorno

A Capri, oltre ai ministri degli Esteri del G7 è stato invitato anche il ministro degli Esteri della Mauritania, Mohamed Salem Ould Merzoug, che in questo momento ha la presidenza dell'Unione africana. All'incontro partecipano anche l'Alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza dell'Unione europea, Josep Borrell, e il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg. All'ordine del giorno ci sono anche altri temi, come la situazione nel Mar Rosso e l'Ucraina, Paese rappresentato dal ministro degli Esteri, Dmitry Kouleba. Inoltre, I ministri del G7 discuteranno anche della stabilità dell'Indo-Pacifico, regione prioritaria per gli equilibri politici e per il commercio mondiale, e dei grandi temi globali come la connettività infrastrutturale, la sicurezza cibernetica, l'Intelligenza Artificiale e la lotta alla disinformazione.

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Foto Sky Tg24

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Capri blindata per il G7

Lo spazio aereo sull'isola è chiuso e protetto da un dispositivo idoneo a scongiurare eventuali minacce dal cielo, così come il mare è sorvegliato dalle motovedette della Guardia di Finanza con uomini armati a bordo. Oltre alle forze dell’ordine e al controllo dei cieli e dei mari sono presenti in tutta l’area dell’isola le unità sanitarie di emergenza della Polizia di Stato. Sono pronti a entrare in azione anche i subacquei dei vigili del fuoco. Durante la manifestazione divieto di attracco per i turisti nel porto di Marina Grande. Anche la Grotta Azzurra, monumento simbolo dell'isola, è presidiata da una motonave della Capitaneria di Porto. In campo anche i motociclisti di carabinieri e polizia e gli uomini dei reparti antisommossa: viene effettuato dalle forze dell'ordine un filtraggio dinamico sugli arrivi in collaborazione con la polizia locale e le altre forze dell'ordine territoriali.

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