Neurologia, la scomparsa del luminare Giancarlo Comi. Il ricordo ...
Professione medica
Con Giancarlo Comi "La comunità perde non solo un grande scienziato, ma anche un mentore e una guida per le future generazioni di neurologi e ricercatori”È morto il luminare della neurologia Giancarlo Comi, uno dei massimi esperti italiani di sclerosi multipla. "Giovedì, mentre stava parlando a un convegno, ha avuto un grave malore. Oggi pomeriggio ci ha lasciato e lascia un vuoto che ora appare incolmabile". Lo scrive il virologo Roberto Burioni, ricordando il "collega", "amico" e "grande medico" sui suoi profili social. Parole di stima e di profondo cordoglio per la scomparsa arrivano anche da parte di Alessandro Padovani, presidente della Società italiana di neurologia (Sin). "Con la scomparsa del professor Comi la comunità neurologica italiana e internazionale perde uno dei suoi più alti rappresentanti. Il contributo di Comi ai progressi della neurologia e allo studio delle patologie neurologiche rappresenta un'importante eredità su cui tutti continueremo a lavorare", in una nota Padovani.
Professore onorario di Neurologia dell'Università Vita Salute San Raffaele di Milano, fondatore nel 2004 dell'Istituto di Neurologia sperimentale dell'Irccs San Raffele, Comi è stato anche past president della Sin, oltre che al vertice di altre società medico-scientifiche. Presidente della European Charcot Foundation e co-presiedente della Progressive Multiple Sclerosis Alliance e dell'Industry Forum, solo per citare alcuni degli importanti ruoli ricoperti - si legge - Comi era presidente del comitato scientifico 'Human Brains' della Fondazione Prada. Anche l'Associazione italiana sclerosi laterale amiotrofica si unisce “con profondo dolore” alla comunità scientifica per la perdita del neurologo. Comi, ricorda Aisla, "ha dedicato la sua vita alla comprensione e al trattamento delle malattie neurologiche, lasciando un segno indelebile nella medicina moderna".
Nel 2004 fondò l'Istituto di Neurologia sperimentale presso l'Irccs San Raffaele, un centro d'avanguardia che ha diretto fino ad oggi e che ha contribuito in modo significativo al progresso scientifico internazionale. Dal 2013, come presidente della European Charcot Foundation, ha supportato e guidato ricerche fondamentali sulla sclerosi multipla, ricoprendo nello stesso anno anche il ruolo di co-presidente della Progressive Multiple Sclerosis Alliance e dell'Industry Forum. Questi ruoli gli hanno permesso di coordinare le forze scientifiche, accademiche e industriali per accelerare lo sviluppo di trattamenti per la sclerosi multipla progressiva. Nel corso della sua illustre carriera - prosegue la nota - Comi ha ricoperto la presidenza di importanti società scientifiche italiane e internazionali, tra cui la European Neurological Society. Non sono mancati riconoscimenti prestigiosi come il Charcot Award della MS International Federation, l'Ambrogino d'oro del Comune di Milano nel 2016 e il titolo di Ufficiale della Repubblica italiana per meriti scientifici nel 2018. Con la sua scomparsa "la comunità perde non solo un grande scienziato, ma anche un mentore e una guida per le future generazioni di neurologi e ricercatori. Comi - conclude la nota Aisla - lascia un'eredità straordinaria fatta di innovazione, dedizione e visione, che continuerà a ispirare tutti coloro che lavorano per migliorare la vita delle persone affette da malattie neurologiche".
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