Giorgia Meloni: Mario Draghi prossimo presidente della ...

11 giorni ago

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«Mario Draghi è molto autorevole e sono contenta si parli di un italiano per un ruolo ai vertici dell’Ue ma sulla tendenza a decidere chi fa cosa prima del voto non mi troverete mai». Sono i cittadini che votano, «decidono chi ha più peso e meno peso, stabiliscono quali sono le maggioranze possibili e solo all'esito di questo ragionamento si può parlare di nomi». Dunque per ora «partecipare a questo dibattito non mi interessa». Questa la posizione espressa dalla presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in un punto stampa al termine del Consiglio europeo.

Giorgia Meloni - Figure 1
Foto Milano Finanza
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Rimanendo sul tema della nuova Europa post-elezioni, Meloni spera sarà «diversa, più capace di rispondere alle grandi sfide, come la difesa dei confini e l'autonomia strategica, con un approccio meno ideologico e più pragmatico ai problemi dei cittadini».

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D’altronde sia Enrico Letta che Mario Draghi, «due persone considerate europeiste, ci dicono che l’Europa va cambiata». In particolare, Letta nel suo rapporto ha sottolineato «la necessità di rafforzare l'industria europea, il riferimento all'autonomia strategica, il coraggioso riferimento al tema della natalità, forse la più grande sfida economica che l'Europa ha di fronte». Inoltre «è stato posto il tema delle risorse: Letta pone la questione, ripresa poi nelle conclusioni del Consiglio, sulla capacità di riaprire un dibattito per mobilitare capitali privati su queste sfide e fare in modo che possano rimanere nel mercato europeo, invece di trovare condizioni migliori in altre realtà».

La «più grande sfida europea è la natalità» indica Meloni, senza sottovalutare il tema migranti. «Ho parlato questa mattina con la presidente Ursula von der Leyen del tema deimigranti, mettendo insieme il tema del Libano, della Tunisia: i flussi di migranti irregolari verso l'Italia diminuiscono in maniera significativa, il che dimostra che il lavoro fatto porta dei risultati» ha commentato Meloni.

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Nel rispondere a una domanda sulla possibile vendita dell’agenzia di stampa Agi, Meloni ha dichiarato duramente: «Nelle ultime settimane ho letto tante falsità sul mioconto, temo che l'Italia possa diventare la patria delle fake news. Una di queste è che avrei dato l'input all'iniziativa di questo tipo sull’Agi». Aggiungendo che «non so se chi ispira queste letture fosse abituato a usare le partecipate dello Stato italiano per risolvere i problemi privati dei propri amici, ma non è la mia lettura di quello a cui servono le partecipate statali».

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Insomma «non so niente di cosa stia facendo l' Eni con l'Agi, non mi sono mai occupata di questa materia e non mi interessa», ha ribadito, sottolineando che «le partecipate dello Stato devono fare del loro meglio anche per quella parte di interesse nazionale. Non mi occupo di questa materia, non so se c'è una trattativa, non mi compete e non ritengo che mi debba competere». (riproduzione riservata)

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