Giulia Cecchettin "dottoressa", il padre: "Hai aperto uno squarcio ...
Questa mattina a Padova è stata conferita la laurea alla memoria in Ingegneria biomedica a Giulia Cecchettin, la studentessa dell'Università di Padova uccisa all'età di 22 anni dal suo ex fidanzato Filippo Turetta, l'11 novembre 2023.
Il diploma di laurea è stato consegnato dalla rettrice ai familiari di Giulia. "Non vi nascondo che anch’io mi sono chiesto più volte se avesse senso questa cerimonia. Ho pensato e ripensato a cosa potesse servire una cerimonia così per una laurea postuma. Poi come sempre la risposta mi viene quando penso alla mia amata figlia. Onorare nel migliore dei modi il percorso accademico, penso sia un atto d’amore nei suoi confronti. Cara Giulia mentre ti parlo ti immagino davanti a me, col tuo sorriso leggero, anche se lontana, troppo lontana. Non avrei mai pensato di trovarmi qui con il cuore trafitto a piangere la tua assenza in una cerimonia in tuo onore”, ha detto il padre.
"È un'emozione grandissima, io qua non c'ero mai stata... allo stesso tempo mi emoziona pensare che non ci sia più la mia bambina e non sia qui a godersi questa cerimonia faccio a fatica a pensarlo". Così Carla Gatto, nonna di Giulia Cecchettin a pochi minuti dall'inizio della cerimonia.
Alla cerimonia ha preso la parola anche la sorella Elena, che ha ricordato con affetto e commozione Giulia: "Hai fatto tante belle cose per te stessa e per noi e noi dobbiamo ricordarcelo sempre e noi dobbiamo ricordare mai quante cose avresti potuto fare se non ti fosse stata tolta la possibilità di farlo. Non dobbiamo dimenticarcene perché nessun’altra donna le venga tolta la possibilità di farlo. Giulia, nella tua breve vita sei riuscita a insegnarmi tanto e non me lo scorderò mai e ora posso dirlo senza che tu mi dica che non è ancora vero, complimenti ingegnere”.
Alla cerimonia presente la rettrice Mapelli, e la ministra dell'Università e della Ricerca Anna Maria Bernini che non ha voluto parlare al passato di Giulia, perché "mai come ora Giulia è presente con tutti noi, per tutti noi. Molto bella di dedicare a Giulia delle borse di studio, delle iniziative, un’aula, perché per ogni laurea conseguita, per ogni traguardo raggiunto, per ogni ostacolo superato ci sia un po’ di Giulia. Credo che formare non sia solamente erudire, educare, credo che formare non significa solo genericamente grandi i nostri studenti, le nostre studentesse, credo che sia doveroso renderli cittadini di una grande democrazia, che sia aperta, inclusiva”.