Il più importante tribunale di Hong Kong ha riconosciuto alcuni nuovi ...
Martedì la Corte di appello finale di Hong Kong, il più importante tribunale della regione amministrativa speciale cinese, si è espressa a favore dei diritti abitativi e di successione delle coppie omosessuali sposate all’estero. Lo ha fatto attraverso tre sentenze, due delle quali accolgono le contestazioni fatte da alcuni attivisti nei confronti del programma di alloggi pubblici in affitto agevolato, a cui non possono accedere le coppie omosessuali sposate all’estero. In una terza sentenza, invece, la Corte ha contestato le norme sulla successione ereditaria, definendole «discriminatorie e incostituzionali» perché escludono le coppie omosessuali.
Le ultime decisioni della Corte sono un ulteriore sviluppo verso un parziale riconoscimento dei diritti delle coppie omosessuali e la parificazione con quelli delle coppie eterosessuali. Tra il 2018 e il 2019 la Corte d’appello finale si era già espressa per chiedere un’equiparazione dei diritti in materia di tassazione, mentre nel 2023 un’importante sentenza aveva chiesto al governo locale di approvare una legge per legalizzare le unioni civili tra persone dello stesso sesso. Nel corso degli anni il governo aveva cercato di opporsi alle sentenze dei tribunali di grado inferiore: martedì la Corte di appello finale ha riaffermato il diritto delle coppie omosessuali a essere considerate nelle leggi di Hong Kong, che oggi non contemplano la loro esistenza, discriminandole.
A Hong Kong le relazioni omosessuali vennero depenalizzate nel 1991, ma alle coppie omosessuali non è mai stato permesso di sposarsi: per questa ragione possono farlo solo all’estero.
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