Le battaglie per la privacy di Hugh Grant

29 giorni ago
Hugh Grant

Ci sono soldi «che non hanno un buon odore». Per Hugh Grant sono quelli da lui accettati dal gruppo di Rupert Murdoch per mettere fine alle cause intentate per violazione della privacy e intercettazioni varie. Il protagonista di Notting Hill e Love Actually ha fatto sapere ieri di aver raggiunto, mal volentieri, un accordo con l’editore del Sun per «una somma enorme di denaro» e di aver chiuso il procedimento legale mosso contro il tabloid assieme al principe Harry. Attraverso i social l’attore ha sottolineato che avrebbe preferito non arrivare a un compromesso ma di esservi stato costretto: continuare a lottare avrebbe significato accettare la possibilità di trovarsi a pagare in spese legali sino a dieci milioni di sterline, circa 11,7 milioni di euro, «un ostacolo di fronte al quale – ha detto – mi ritiro». Utilizzerà i soldi, ha sottolineato, per continuare a finanziare la campagna per una riforma della stampa.
La cifra esatta offerta dal News Group Newspapers, gruppo al quale fa capo il Sun, non è stata resa nota. L’editore ha precisato che l’accordo non costituisce un’ammissione di colpevolezza. L’obiettivo era quello «di evitare un processo che sicuramente sarebbe stato costoso» per entrambe le parti. Grant aveva accusato il gruppo di aver condotto ai suoi danni, tra il 1994 e il 2016, diverse attività illegali tra cui l’ingaggio di investigatori privati per intercettare telefonate e messaggi vocali e pedinare la suo auto. In aggiunta aveva citato il caso, nel 2011, di un’irruzione in cui la porta di casa sua era stata scardinata e dentro era stato creato un disordine che avrebbe potuto far pensare a una lite, anche se non era stato rubato alcun oggetto. Due giorni dopo il Sun aveva raccontato nei dettagli l’appartamento di Grant e fatto accenno a «segni di un litigio domestico».
Grant ha promesso che il suo silenzio non è in vendita: «Ho passato gran parte degli ultimi 12 anni a combattere per una stampa libera che rispetti la verità». La legge britannica a tutti gli effetti limita il potere dei cittadini di far causa a gruppi con risorse illimitate: laddove c’è stata un’offerta, pur vincendo, ci si può trovare a far fronte alle spese legali dell’avversario se i danni concessi dal tribunale sono inferiori alla somma offerta. Questa la ragione per la quale la determinazione del principe Harry di lottare sino all’ultimo è importante: solo lui, in pratica, può portare le malefatte dei tabloid nell’arena pubblica dell’Alta Corte.

17 aprile 2024

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Leggi di più
Notizie simili
Le news più popolari della settimana