La Talpa 2024: chi è, chi ha vinto e perché merita un'altra possibilità
È da quando La Talpa è tornata in onda che il pubblico si è diviso in due fazioni: quelli che hanno lodato l'esperimento cross-mediale che ha dato vita a un'edizione 2.0 del reality e quelli che hanno guardato con immediata nostalgia l'edizione in diretta condotta 16 anni fa da Paola Perego, convinti che quella magia non sarebbe mai più tornata. Per noi, come spesso accade, la verità sta nel mezzo, perché è vero che questa Talpa qualche difetto ce lo aveva, ma è altrettanto cristallino che un programma di questo tipo nella nostra televisione mancava. Attraverso prove fisiche a metà strada tra le prove di coraggio di Ciao Darwin e Pechino Express e dinamiche di gioco che hanno tirato in ballo gli stessi spettatori, chiamati a cercare tutti gli indizi possibili attraverso la Rete, La Talpa è riuscita a confezionare uno show ben fatto e, soprattutto, con un cast molto più forte di quello del Grande Fratello ma anche delle ultime edizioni dell'Isola dei Famosi.
Il risultato finale - Lucilla Agosti come la talpa, anche se tantissimi spettatori lo avevano capito fin dalla prima prova, e Alessandro Egger vincitore, perché riuscito a rispondere in maniera corretta al maggior numero di domande riguardo la presunta identità del sabotatore del gruppo - è stato coerente con il percorso affrontato e con il climax narrativo che, nel corso delle puntate, ha dato vita a dinamiche che forse, in una collocazione diversa come l'estate, quando il palinsesto si inaridisce, avrebbero brillato come avrebbero meritato. Insieme al valore aggiunto rappresentato da concorrenti come Veronica Peparini e Marina La Rosa, già riuscita a risuscitare una recente edizione dell Isola, e a una struttura lontana dalle derive più estreme e nocive del trash a vantaggio di una formula più equilibrata ma non per questo meno divertente, La Talpa 2024 ha provato a proporre qualcosa di nuovo anche se non è, purtroppo, andata incontro al successo che meritava.
Come sappiamo, Mediaset ha scelto di accorpare le ultime due puntate in una sola per sopperire il problema dei bassi ascolti racimolati nelle settimane precedenti, ma è chiaro che il programma non se lo meritasse, soprattutto perché è evidente che, in questo caso, un lavoro sul cast e sulla scrittura è stato fatto, e neanche male. Forse il problema, e lo avevamo scritto già dopo la prima puntata, poteva essere rappresentato da una conduzione, quella di Diletta Leotta, un po' troppo fredda e istituzionale, perfetta per cornici più standardizzate - tipo una serata di premiazione - ma un po' meno per un genere di pancia come il reality, che ha sostanzialmente bisogno di qualcuno che abbia un certo piglio e una certa personalità scenica. La colpa, però, non è di Leotta, che si è trovata a passare dall'oggi al domani da una piattaforma protetta come Dazn al Colosseo della prima serata di Canale 5, ma di chi ha pensato di farla approdare alla generalista affidandole un progetto così complesso senza prima farla crescere come avrebbe meritato. Intanto, per colpa di errori come questi - perché, per esempio, non aspettare che finisse il Grande Fratello prima di trasmetterla? - è probabile che La Talpa finirà per sempre qui la sua corsa, e ci dispiace davvero. Perché siamo convintissimi che avrebbe meritato un'altra possibilità.