Tarrega, la novità della Liga
E’ uno dei difensori più interessanti della Liga. Cesar Tarrega è la nuova carta di Ruben Baraja, che si trova a fronteggiare da allenatore la grave crisi finanziaria del Valencia, pronto a ripartire - a metà novembre - grazie a un prestito da 121 milioni ottenuto da Goldman Sachs. Soldi che aiuteranno il club di Peter Lim, imprenditore di Singapore, a onorare le scadenze più urgenti e a finanziare una parte dei lavori legati alla ristrutturazione dello stadio Mestalla. Tarrega è un prodotto del vivaio, non è costato un euro. Era partito in panchina, all’inizio del campionato: riserva di Yarek Gasiorowski (2005, seguito dall’Inter) e Cristhian Mosquera (2000), ma è riuscito a ribaltare le gerarchie.
L’IDENTIKIT - Si è conquistato la stima di Baraja, una vita da centrocampista, 358 gare e 58 gol con il Valencia: un uomo-bandiera considerato una garanzia dai tifosi. Tarrega ha ventidue anni, si muove sul centro-destra, è svelto, forte di testa. Ha superato l’esame. Dieci presenze e due gol: uno contro il Las Palmas e l’altro - sabato pomeriggio - nella sfida vinta per 4-2 sul Betis Siviglia. Il Valencia non vinceva dal 21 settembre: era ultimo in classifica. Un poker che ha permesso alla squadra di Baraja di superare il Valladolid e di agganciare l’Espanyol a quota 10. Tarrega è nato ad Aldaia il 26 febbraio del 2002: è alto un metro e 94, indossa la maglia numero 15. Potenza e rapidità in fase di anticipo. Ha un contratto che scade nel 2028. E’ tornato al Valencia in estate, dopo sei mesi di prestito al Valladolid.
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