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13 giorni ago
Mattia Giani

Salute e Benessere

Prevenzione 3.0 contro infarto: battere i 4+4 fattori di rischio

Quattro rischi: ipertensione, colesterolo alto, diabete e fumo di sigaretta. Il primo obiettivo è dunque combatterli, con tutte le armi a disposizione. 'Ma anche quando sono perfettamente sotto controllo, il rischio di un reinfarto o di un ictus non si azzera', così Filippo Crea, ordinario di Cardiologia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, direttore del Centro di eccellenza di Scienze cardiovascolari, Gemelli Isola-Fatebenefratelli Isola Tiberina di Roma

FATTORI A RISCHIO

Sono 4 i fattori di rischio tradizionali per malattie cardiovascolari, noti dagli anni '60: ipertensione, colesterolo alto, diabete e fumo di sigaretta. Il primo obiettivo è dunque combatterli, con tutte le armi a disposizione

I RISCHI "Ma anche quando sono perfettamente sotto controllo, il rischio di un reinfarto o di un ictus non si azzera. Colpa del cosiddetto rischio residuo, alimentato da 4 'nuovi' fattori di rischio cardiovascolare: lipoproteina(a) e trigliceridi, infiammazione, trombosi, inquinamento atmosferico", così Filippo Crea, ordinario di Cardiologia all'Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, direttore del Centro di eccellenza di Scienze cardiovascolari, Gemelli Isola-Fatebenefratelli Isola Tiberina di Roma

RISCHIO RESIDUO

Si chiama 'rischio residuo' ed è il grande cruccio dei cardiologi di tutto il mondo, perché di fatto sta a indicare un parziale insuccesso nel prevenire gli eventi cardiovascolari, nonostante vengano messe in atto tutte le misure possibili contro i fattori di rischio tradizionali. Abbassare la pressione, ridurre i valori di colesterolo o di glicemia, eliminare il fumo di sigaretta sono i principali obiettivi da perseguire in un'ottica di prevenzione
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