Moldavia, la filo-UE Maia Sandu vince sul filo di lana
È stato un testa a testa serratissimo, durato ore.
A un certo punto durante lo scrutinio le cose sembravano essersi messe male, per Maia Sandu, capo di Stato uscente e candidata filo-Ue, a lungo indietro di qualche frazione dietro al rivale sostenuto dai pro-russi, Alexandr Stoianoglo.
Poi, a notte fonda, il sorpasso: in Italia quasi le 22:30 e i voti scrutinati già il 93%, Sandu passa in testa. E poco dopo, prima ancora della proclamazione ufficiale, le agenzie internazionali battono la notizia: è finita. Sandu dal suo quartier generale rivendica la vittoria: "Moldavia, hai vinto! Oggi, cari moldavi, avete dato una lezione di democrazia degna di apparire nei libri di storia, oggi avete salvato la Moldavia!"
I conteggi finali dicono che la presidente uscente ha il 54% e Stoianoglo il 45%.
È comunque la conferma di un Paese spaccato in due: da una parte l'anima europeista, i ceti urbani più dinamici che guardano a Occidente con speranza, dall'altra chi soprattutto nelle aree rurali sente ancora forti i legami con l'eredità del gigante russo, che a pochi chilometri conduce una guerra d'invasione in Ucraina. Due Paesi che sullo stesso territorio convivono, ma che divergono non solo per agende politiche: pesano culture diverse, situazioni sociali ed economiche diverse, perfino un uso diverso della lingua.
Due settimane fa, in concomitanza con il primo turno delle presidenziali, questa spaccatura emerse plasticamente dai voti per il referendum consultivo che chiedeva di inserire nella Costituzione l'impegno ad aderire all'Unione europea. Anche lì, tralasciando i decimali, vinse il sì: ma per un pugno di voti.
Il Moldova Sandu è in testa alle elezioni con il 92% dei voti scrutinati (Reuters)
Non è un caso se le prime congratulazioni alla vincitrice arrivino in tempi brevissimi da Bruxelles e Parigi.
C'è la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, che si dice subito "felice di continuare a lavorare" con Sandu per il "futuro europeo" del Paese. "Ci vuole una forza rara per superare le sfide che avete affrontato in queste elezioni. Sono felice di continuare a lavorare con te per un futuro europeo per la Moldavia e il suo popolo", batte Ursula von der Leyen su X.
E c'è negli stessi minuti il presidente francese Emmanuel Macron, che sottolinea il "trionfo" della democrazia di fronte a "tutte le interferenze": riferimento non troppo criptico alle accuse lanciate contro Mosca.