Sanremo, il debutto di Olly e l'emozione di Julien Boverod

8 Feb 2023
Posted by Erika David on 08/02/2023

Julien Boverod racconta la prima serata di Sanremo che ha visto il debutto della sua canzone, Polvere, cantata dal genovese Olly

https://www.youtube.com/watch?v=NicHUyMVFfw

Ore 24 e 30, prima serata del 73° Festival di Sanremo:  «Musica di Julien Boverod, con la canzone Polvere canta Olly», queste parole di Amadeus e Gianni Morandi scrivono inconsapevolmente un pezzo di storia pop della Valle d’Aosta.

Sul palco del Teatro Ariston suona una melodia creata dal produttore musicale aostano Julien Boverod, in arte Jvli, spalla imprescindibile del cantante genovese Olly.

A distanza di qualche ora abbiamo contattato il producer valdostano per sentire, a freddo, le sue emozioni e le sue impressioni sulla serata.

L’emozione dell’ascolto e quella di Vasco Rossi Jvli e Olly festeggiano davanti al Teatro Ariston

Nel preciso istante in cui è stato pronunciato il tuo nome cos’hai provato?

«È stato molto emozionante e mi sono stupito che sia stato detto correttamente, ero pronto a qualunque pronuncia possibile. In realtà è davvero difficile da descrivere quello che ho provato, è complicato usare le parole giuste. A proposito di emozioni, dopo che qualche attimo fa Vasco Rossi ha condiviso su Instagram l’intervista di Olly potrei anche terminare qua l’avventura. Dopo questo qualsiasi cosa possa succedere sarà difficilmente equiparabile».

Dove ti trovavi nel momento dell’esibizione?

«Ero in hôtel, dove alloggio con Olly. È stato curioso visto che siamo stati insieme fino a 20 minuti prima di vederlo su quel palco. Abbiamo guardato la serata, poi è arrivata la convocazione, lui si è cambiato, è uscito, l’ho ritrovato in tv e 5 minuti dopo eravamo di nuovo in camera ad attendere la conclusione della puntata. È stato straniante».

Com’è stato ascoltare il vostro brano in diretta internazionale su Rai1, proposto a milioni di persone?

«Credo che la serata e il momento dell’uscita siano stati particolarmente azzeccati, perché nel corso delle ore si sono succedute canzone melodiche, coinvolgenti, ma dal tono più soft, mentre il ritmo di Polvere è stato di rottura, più movimentato, dinamico, una sorta di boccata d’aria. Poi sinceramente durante l’ascolto live ho capito poco, non avevo la lucidità per riflettere. Sono però contento del post esibizione, delle tante testimonianze di affetto e supporto in queste ore. È una soddisfazione leggere oggi i giornali e credo che la gente abbia apprezzato la canzone, oltre ad avere capito Olly. Lui è un ragazzo con talento, umile, per bene e credo che sia riuscito a trasmettere anche umanamente ciò che è nella vita di tutti i gironi».

I commenti sugli artisti in gara

A proposito degli altri artisti in gara ieri, chi ti ha colpito di più?

«Mi è piaciuto molto Marco Mengoni e mi ha convinto anche Gianmaria, che conosco dall’esperienza di Sanremo Giovani e con cui abbiamo condiviso timori e ansie. Vedere un ragazzo di 20 anni salire sul palco come secondo artista dopo Mattarella, Benigni e l’esordio di Anna Oxa ci ha trasmesso ulteriore carica e dato la conferma che anche un esordiente può figurare ottimamente in un contesto così complicato».

Il caso Blanco

Ieri è stata anche la serata del “caso Blanco” (artista vincitore dello scorso Festival che durante la propria esibizione promozionale ha dapprima riscontrato problemi tecnici e poi ha distrutto la scenografia composta da vasi e rose), in quanto collega cosa ne pensi?

«È complicato pronunciarsi in maniera netta, va ricordato che anche lui è un ragazzo di 20 anni. Di certo mi è molto dispiaciuto osservare il passaggio dall’acclamazione unanime dello scorso anno dopo la vittoria ai fischi, alla contestazione di quest’anno. Per quelli che vogliono approfondire va segnalato che nel video del suo brano L’isola delle rose vi sono gesti uguali, quindi probabilmente era qualcosa di programmato e senza le problematiche con l’audio avrebbe avuto forse una spiegazione. Adesso invece si parla di ciò come una semplice scenata. Mi sento comunque di dire che è necessario avere riguardo quando sali sul palco di Sanremo in diretta su Rai1 al Festival della canzone Italiana, non è un tuo concerto. Bisogna essere attenti con le scelte».

In attesa del duetto con Lorella Cuccarini

La seconda esibizione di Olly è prevista per giovedì sera, mentre l’atteso duetto con Lorella Cuccarini, occasione in cui Jvli sarà presente sul palco, è previsto per venerdì. Come trascorrerai questi giorni, quali sono i tuoi programmi?

«È davvero tutto molto strano, sembra di vivere in un mondo parallelo. Ci sono continui rumori di urla, applausi che provengono dalle strade e addirittura difficoltà nell’uscire dall’hôtel per tutta la gente ammassata in attesa degli artisti. Le ore stanno davvero volando, non ci si accorge del tempo che scorre con le interviste e gli appuntamenti che avvengono uno dopo l’altro. Ciò di cui sono contento è che entrambi, più tranquilli per la riuscita dell’esibizione di ieri, ci stiamo godendo quest’esperienza e l’atmosfera di festa che si respira. Devo dire che è un contesto bellissimo».

(luca mauro melloni)

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