Pantani, la Procura riapre il caso sul Giro (e sente Vallanzasca ...
Redazione cronaca 14 luglio 2024 10:19
Colpo di scena sulla morte del ciclista Marco Pantani. La procura di Trento ha riaperto le indagini su quanto sarebbe accaduto nel 1999, quando il 'Pirata' era maglia rosa al Giro d'Italia. Il nuovo fascicolo, affidato alla pm della Dda Patrizia Foiera, riguarda l'ipotesi, come è emerso anche dalle audizioni in Commissione Antimafia, di un presunto giro di scommesse clandestine legate alla camorra che puntava a evitare la vittoria di Pantani nella classifica finale. Il primo a parlare della vicenda fu Renato Vallanzasca, che venerdì è stato sentito come persona informata sui fatti nel carcere milanese di Bollate, dalla stessa pm di Trento. Sul caso il difensore del Bel Renè preferisce non rilasciare dichiarazioni.
Il primo a parlare della vicenda fu proprio Renato Vallanzasca. L'indagine è stata riaperta anche in seguito agli esiti della Commissione Antimafia secondo i quali bisognava indagare ancora sulle "anomalie" legate all'esclusione dal Giro d'Italia di 25 anni fa di Pantani, poi trovato morto in un hotel di Rimini il giorno di San Valentino del 2004. Al momento l'indagine è senza titolo di reato né indagati. Il pm ha comunque sentito diverse persone e ne sentirà altre per cercare di ricostruire il presunto giro di scommesse clandestine. Vallanzasca, che è in condizioni di salute precarie, non sarebbe stato in grado di rispondere alle domande della pm Foiera.
Secondo le rivelazioni di Vallanzasca, i racconti e le intercettazioni di alcuni camorristi, la criminalità organizzata campana sarebbe intervenuta per evitare che il "pirata" portasse la maglia rosa fino a Milano. Per questo Pantani, che stava dominando la corsa rosa, sarebbe stato controllato prima della tappa di Madonna di Campiglio, quanto i risultati degli esami antidoping sul sangue prelevatogli di primo mattino mostrarono un valore di ematocrito di 52, oltre il limite consentito che è di 50. Quel test portò alla squalifica del campione romagnolo e quel giorno, probabilmente, cominciò il suo declino. Il via alle nuove indagini è arrivato anche dai legali della famiglia del pirata, da sempre convinto della morte violenta del campione e della 'trappola' tesa con il test antidoping, che hanno presentato una memoria corposa.
Pantani, la Procura riapre il caso sul Giro (e sente Vallanzasca): "Ipotesi camorra"