Ecco quando con la prima pensione si ricevono 5 anni di arretrati
Prendere la pensione sfruttando le regole di favore previste dalla normativa vigente è sicuramente qualcosa che tutti i contribuenti dovrebbero cercare di fare. Nel momento in cui si deve andare in pensione, è meglio verificare il diritto ad alcuni vantaggi che la normativa prevede. Un caso emblematico che può servire da esempio è ciò che accade a chi, per esempio, non sapeva di poter dire addio al suo assegno sociale. E poi passare alla pensione di vecchiaia recuperando tutto ciò che è stato lasciato per strada, recuperando mesi se non anni di pensione.
Ecco quando, con la prima pensione, si ricevono 5 anni di arretrati semplicemente perché le regole sono queste.
Ecco quando a 67 anni di età la pensione di vecchiaia non si può prendere lo stessoPotrà sembrare strano, ma esistono contribuenti che non hanno mai percepito una pensione nonostante abbiano versato dei contributi. Ci sono particolari regole di pensionamento che impediscono l’accesso alle pensioni per via di requisiti spesso stringenti e limitativi. Un tipico esempio riguarda chi ha il primo contributo versato successivamente al 31 dicembre 1995 e ricade nel sistema contributivo.
Questo soggetto non può andare in pensione a 67 anni se non ha almeno 20 anni di contributi. Ma nemmeno se il suo trattamento, che come tutti sanno nel sistema contributivo è privo di maggiorazioni sociali e trattamenti integrativi, non arriva a un determinato importo. Anche 19 anni di contributi non bastano, perché ne servono 20. E anche con 20 o più anni di contributi, senza un trattamento nel 2024 pari almeno a 534,41 euro al mese o nel 2023 pari a 754,90 euro al mese, non c’è pensione di vecchiaia nemmeno a 67 anni di età.
Niente pensione di vecchiaia, ma c’è l’Assegno SocialeDi fronte all’impossibilità di godere di una pensione propria, la via alternativa fornita dall’INPS passa per l’Assegno Sociale. Una prestazione assistenziale che si può ottenere solo se il proprio reddito non è superiore all’Assegno Sociale stesso.
Quindi, nel 2024, non bisogna superare 534,41 euro al mese di altri redditi, così come nel 2023 non si doveva superare 503,27 euro di reddito. Se il richiedente l’Assegno Sociale è coniugato, le soglie raddoppiano.
L’importo pieno si riceve solo con un reddito proprio pari a zero. O con un reddito coniugale non superiore all’importo dell’Assegno Sociale valido nell’anno di riferimento. Invece, con un reddito al di sotto delle cifre prima citate e utili al diritto, l’Assegno Sociale è erogato in misura ridotta. La pensione di vecchiaia per chi ha contributi solo successivi al 31 dicembre 1995 si ottiene oggi solo se arriva a un importo pari all’Assegno Sociale. Fino al 2023, invece, si otteneva solo con un importo non inferiore a 1,5 volte l’Assegno Sociale. È evidente che per chi non riesce ad arrivare a questi importi, è proprio l’Assegno Sociale che diventa la scialuppa di salvataggio per avere un sostentamento dall’INPS.
A 71 anni via alla pensione di vecchiaia con arretrati al posto dell’Assegno Sociale, ecco quando accadeUna cosa che va chiarita, però, è che per chi non arriva a maturare il diritto alla pensione a 67 anni, una volta raggiunti i 71 anni questo diritto diventa più facile da ottenere. Perché a quell’età la pensione di vecchiaia si scollega da qualsiasi importo minimo di pensione da raggiungere.
E poi, a 71 anni, non serve più arrivare ai 20 anni di versamenti contributivi, ma bastano anche solo 5 anni. Oggi in Italia ci sono titolari di Assegno Sociale che ogni anno continuano a percepire questa prestazione assistenziale nonostante abbiano probabilmente diritto alla loro pensione.
Ci sono soggetti che hanno abbondantemente superato i 71 anni e che si sono adagiati sull’Assegno Sociale, ignari di questa ottima possibilità di aumentare ciò che percepiscono.
Ma soprattutto, con la possibilità di prendere degli arretrati. Ipotizziamo un contribuente che oggi ha 76 anni. Se questo contribuente, non potendo andare in pensione di vecchiaia perché aveva solo 19 anni di contributi, si è “accontentato” dell’Assegno Sociale, oggi potrebbe chiedere la pensione di vecchiaia che si consegue a 71 anni.
Ecco quando si ricevono 5 anni di arretrati presentando in ritardo la domanda di pensioneAnche se molto in ritardo, questo soggetto può ora pensare di utilizzare i 19 anni di contributi. Perché, come detto prima, a 71 anni di età bastano 5 anni di contributi per la pensione di vecchiaia. Chiedendo la pensione adesso e indicando come decorrenza non la data di presentazione della domanda ma la data di maturazione del requisito, cioè la data del compimento dei 71 anni, sicuramente potrebbe ricevere un trattamento superiore all’Assegno Sociale che incassa oggi, che come detto è pari a 534,41 euro al mese.
Ma soprattutto potrà godere degli arretrati a partire dai 71 anni di età. Quindi, se ha diritto a 650 euro di pensione per esempio, oltre a percepire 115 euro in più rispetto all’Assegno Sociale, potrà godere di tutti gli arretrati di pensione non percepiti a partire dal compimento dei 71 anni di età. La differenza tra la pensione spettante e l’Assegno Sociale incassato mese dopo mese sono le somme di arretrato che potrebbe andare a percepire.