Lucca, il babbo di "Piccoli Brividi" e i protagonisti di Squid Game al ...
di Stefano Di Cecio
LUCCA – Al mattino è stata la volta di R.L. Stine, classe 1943, il creatore della serie di libri per ragazzi “Piccoli Brividi”. Uno degli autori più letto al mondo, si parla di vendite dei suoi libri che superano i 400 milioni. Ospite in una conferenza stampa molto partecipata sia dal pubblico che dagli “addetti ai lavori”, al teatro Del Giglio.
Parla di sé, dei suoi inizi, a proposito dei bambini dice “non pensavo di essere uno scrittore dell’orrore, ma la prima storia di paura per ragazzi che ho scritto è diventata un bestseller. Ho chiesto ai bambini perché amavano le mie storie e mi hanno risposto che sì, a loro piace avere paura, capendo però che gli piace quando sanno di sentirsi al sicuro”.
Sempre a proposito dei bambini dice che si identificano più spesso con i mostri. Che tipo di bambino è stato Stine? Pauroso, timido, aveva il terrore del suo seminterrato dove parcheggiava la bici, nella vita però mi è servito a cause delle sue paure si chiudeva in camera a scrivere!. Adesso scrive sei giorni su sette dalle 10 alle 13: “ma chi non sarebbe felice di lavorare solo per tre ore?, dice, duemila parole, poi smetto”.
L’altro incontro, molto atteso, è stato con i protagonisti di Squid Game 2, il creatore e regista Hwang Dong-hyuk e gli attori Lee Jung-jae e Wi Ha-jun. Lucca è stata la prima tappa del tour promozionale che Netflix, produttore della serie sud coreana, porterà nel mondo. Come molti ricorderanno la serie è stata inserita nel 2021 nella programmazione di Netflix in Italia, così, Tout Court, tant’è che all’inizio era sottotitolata e non doppiata.
Poi, un pò per le inesattezze delle traduzioni che non rendevano il senso dei dialoghi, un pò per il tam tam mediatico partito dai social, la serie è stata doppiata ed è diventata virale. Molto atteso quindi l’incontro di ieri in cui è stata rivelata anche la data della programmazione di Netflix, ovvero il prossimo 26 dicembre. Il regista ed il creatore della serie ha detto che è voluto partire da Lucca perché verranno inseriti due brani musicali italiani, il primo è “Nessun dorma” di Giacomo Puccini, mentre il secondo è “Con te partirò”-Time to say goodbye di Andrea Bocelli. Il nuovo capitolo della serie riparte dalla precedente con il giocatore Lee Jung-jae (numero 456) determinato a trovare le persone dietro al gioco per porre fine all’organizzazione e alle loro malvagie prove. Ma quando i suoi sforzi producono dei risultati, la strada si rivela più letale di quanto immaginasse. Per mettere la parola fine al gioco, deve rientrarvi.
La serie è il ritratto di una società moderna immersa in una spietata competitività, la nostra. “È una serie attraverso la quale vorrei mostrare come la società capitalistica di oggi promuove un sistema competitivo che porta ad un divario di ricchezza che crea dei perdenti. È come uno specchio della nostra società”, commenta il regista. “Ovviamente non voglio dare una risposta, spero solo possa dare l’opportunità a coloro che la guardano di riflettere e chiedersi: “Che mondo è questo?”. E magari pensare al modo di cambiarlo. È qualcosa che verrà esplorato anche nella seconda stagione”.
Un messaggio quindi? Un invito a lavorare insieme per cambiare le regole del gioco e creare un tessuto sociale più coeso capace di cancellare le profonde diseguaglianze che lo contraddistinguono? Non lo sappiamo, quello che possiamo comunque verificare è che proviene da un sistema di produzione che è dentro il sistema capitalistico e che le motivazioni alla base del suo agire è quello, solito, del produrre denaro.
A Lucca non solo la presentazione al Teatro Giglio, in piazza Anfiteatro è stato allestito un padiglione dedicato alla serie e in piazza San Michele svetta una riproduzione dall’iconica bambola vista nella prima stagione.