Premier League, Liga, Bundesliga: chi vincerà lo scudetto? Tutti i ...

31 Gen 2024
Premier League

di Carlos Passerini

Non solo Inter e Juventus, anche negli altri top campionati europei (esclusa la Ligue 1) la lotta al titolo sembra essere punto a punto

Paese che vai, testa a testa che trovi. Dal derby d’Italia, come lo battezzò Gianni Brera nel 1967, ai duelli d’Europa: se qui ci si prepara a un clamoroso Inter-Juventus che domenica sera segnerà un bel pezzo di corsa scudetto, anche negli altri grandi tornei continentali lo scenario che si profila è da brividi. Come dire: lo show è (ancora) qui, nella cara vecchia Europa, con buona pace dei sauditi e del loro pazzo shopping da un miliardo di euro che per ora non ha reso, almeno quanto a ritorno di immagine. Dalla Premier inglese alla Liga spagnola fino alla Bundes tedesca, domina l’incertezza. L’eccezione è la solita Ligue1, polarizzata da un Psg hors catégorie : il +6 sul Nizza è già un piccolo solco.

L’ultimo ballo di Klopp

Tutt’altra storia in Premier: la classifica vede per ora davanti a tutti il Liverpool, che dalla prossima stagione dovrà imparare a camminare da solo, dopo che nei giorni scorsi Jurgen Klopp ha annunciato l’addio. Farlo alzando il trofeo sarebbe il modo migliore per avviare il ricambio. Alle spalle dei Reds la concorrenza è folta e include anche Arsenal e Aston Villa, ma la sensazione è che l’avversaria principale sarà con ogni probabilità ancora una volta il City, in ritardo di 5 punti ma con una partita da recuperare. Si tratta di un duello che va ben oltre il calcio e affonda le radici nella lotta per il primato economico tra le due città del nord-ovest d’Inghilterra alla fine del XIX secolo, quando venne costruito il canale per trasportare da Manchester le merci al mare aggirando il porto di Liverpool. Sono passati oltre cento anni, ma Reds-City resta una questione di quattrini. Nell’ottobre del 2022 Klopp infiammò una vigilia spiegando che il City «può fare tutto quello che vuole» grazie al sostegno finanziario di Abu Dhabi. «Personalmente mi mancherà molto Jurgen — ha sorriso Pep Guardiola dopo la notizia dell’addio al Liverpool del suo rivale —. Ma devo dire che almeno dormirò meglio. Le notti prima di giocare contro di lui erano un incubo».

Sommati, i valori delle due rose sfondano quota 2 miliardi di euro. Il 9 marzo, giorno dello scontro diretto, il duello nel duello sarà quello fra Erling Haaland e Darwin Nunez.

La sorpresa Girona

Se City-Liverpool è una storia di soldi e potere, il duello al vertice della Liga spagnola fra il piccolo Girona (55 punti) e l’immenso Real Madrid (54 ma una partita in meno) è invece (anche) una questione politica. Se i Blancos rappresentano storicamente il potere centrale, la città dell’attuale capolista è una delle roccaforti dell’indipendentismo catalano: il suo più noto tifoso è il politico secessionista Carles Puigdemont. Il club è di proprietà del fondo che controlla il City, ma sul mercato scelte precise e niente spese folli: decide tutto il manager dal cognome eccellente, Pere Guardiola, fratello di Pep. L’allenatore Michel, che dovrà giocarsela con un mito del calibro del nostro Carletto Ancelotti, sceglie il profilo basso: «Stiamo facendo la storia, ma non ci pensiamo». Lo stadio è mignon, 13 mila posti. Nel nuovo Bernabeu, 85 mila, ci potrebbero stare invece quasi tutti gli abitanti di Girona.

Imbattibile Leverkusen

Anche la Germania si sta riappassionando a un duello in vetta senza esclusione di colpi, come avvenne già nel finale choc della stagione scorsa, quando il Dortmund si fece sorpassare dal Bayern che conquistò così l’undicesimo Meisterschale consecutivo. Con 744 milioni di euro di fatturato, i bavaresi allenati da Thomas Tuchel sono la sesta squadra più ricca al mondo. A insediarla in Bundes ci sta provando lo strepitoso Bayer Leverkusen di Xabi Alonso, avanti di due punti (49-47) grazie a un gioco spettacolare ma efficacissimo: il vecchio «Neverkusen», chiamato così perché non vinceva mai nulla, è ora l’unica squadra d’Europa ancora imbattuta in campionato. Prossimo snodo, lo scontro diretto del 10 febbraio. L’attacco al potere è partito. Il calcio chiama, l’Europa risponde: lo show è qui.


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31 gennaio 2024 (modifica il 31 gennaio 2024 | 07:39)

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