Real Madrid-Milan, Ancelotti: "Gara speciale: non sono partiti bene ...

12 ore ago

L'uomo più atteso. A 15 anni dal suo addio alla panchina rossonera, Carlo Ancelotti ritrova il Milan da avversario (l'aveva già affrontato da ex, ma mai in Europa). Una sfida certamente non banale per l'allenatore del Real Madrid che, alla vigilia del match del Bernabeu, ha parlato ai microfoni di Sky Sport. Queste le sue parole:  

Real Madrid-Milan - Figure 1
Foto Sky Sport

Che effetto sarà domani giocare per la prima volta da avversario in Champions? "Una partita speciale, soprattutto per i miei trascorsi. Questa è la teoria che gira intorno alla mia carriera, poi ci sarà la pratica con una partita molto bella penso"

Che Milan hai visto nelle ultime partite? Cosa ti aspetti? “Non è partito bene, ma resta una squadra molto pericolosa perché ha grande qualità davanti, dei giocatori di livello. Diciamo che è una squadra che ha molto potenziale, probabilmente non è riuscita a tirarlo fuori tutto ma ce l'ha e noi dobbiamo essere pronti a giocare una partita difficile"

Una vigilia particolare per voi. Dieci giorni di stop dal Clasico e dopo la decisione di non presentarvi a Parigi: con che sentimento tornate in campo? Rabbia, fiducia, dispiacere? “No, la verità è che siamo tristi per quello che è successo in Spagna adesso, sta succedendo qualcosa di incredibile. Ci sono molte persone che soffrono, questo è il nostro pensiero. Tutto quello che è stato settimana scorsa è passato e non ha lasciato nessuna traccia negativa”

Che Real Madrid vedremo dal punto di vista dell’identità? Si discute molto della convivenza tra tutti questi campioni, hai pensato a qualcosa di diverso o sarà il solito Real? “Non abbiamo mai avuto un’identità chiara e mai la vogliamo avere, dobbiamo cercare di adattare il nostro gioco alle caratteristiche dei giocatori che abbiamo e piano piano trovare la versione migliore di ognuno di noi. Non abbiamo fatto il massimo finora, però non siamo lontani. Ci sono partite dove abbiamo fatto molto bene e altre un po' meno. Andrebbe trovata un po’ più di continuità e piano piano la troveremo".

"Vinicius è triste come noi, ma non per il Pallone d'Oro"

L'allenatore dei Blancos ha poi parlato in conferenza stampa: "Parlare di calcio in questo momento è molto complicato, anche per non mancare di rispetto alle persone - ha spiegato, a proposito dell'alluvione che ha colpito la Spagna -, è successo qualcosa di terribile. Noi l'abbiamo preparata perché siamo professionisti e ovviamente proveremo a vincere. Nell'ultima giornata di campionato nessuna voleva giocare, mi sembrava la decisione giusta, ma non siamo noi a comandare. Sono felice per il premio di miglior allenatore, il Pallone d'Oro è già passato e bisogna fare i complimenti a tutti i vincitori. Come sta Vinicius? È triste come noi, ma non per il Pallone d'Oro, ma per quello che sta vedendo a Valencia".

vedi anche Morata sulla Champions: "Dobbiamo crederci"

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