Da Renato Zero a Toto Cutugno: le canzoni dedicate alla Rai. I video

4 Gen 2024

I 70 anni della Rai, li festeggeremo rievocando le migliori sigle di sempre. Cominciamo proprio da quelle che raccontavano l’azienda di Viale Mazzini

Renato Zero - Figure 1
Foto TeatroeMusicaNews

La festa Rai è appena cominciata: prepariamoci a un 2024 intenso in cui sentiremo ripetere fino alla nausea che l’azienda di viale Mazzini compie 70 anni. Probabilmente a dicembre saremo saturi di tanti revival che renderanno l’anno solare un Techetechetè ininterrotto. Per adesso, però, è tutto più che mai piacevole e curioso, anche per dare ragione della nostra cultura televisiva.

Non solo televisiva, però. Anche musicale. Quando si parla di Rai, è inevitabile pensare alle celebri sigle dei programmi storici: si va per forza all’indietro nel tempo coi ricordi, perché ormai da qualche decennio le sigle sono ormai (purtroppo) sostituite al massimo con dei brevissimi jingle.

Di tanto in tanto quindi in questa prima parte del 2024 ricorderemo le migliori sigle della storia Rai. Cominciamo oggi proprio da quelle che parlano esplicitamente del servizio pubblico.

Era il 1982 quando Renato Zero fu chiamato per fare parte del cast fisso di Fantastico 3. Sue quindi due sigle. A metà stagione, però, lasciò polemicamente il programma. Così la sigla finale (Soldi) fu sostituita da Carletto (dello stesso conduttore Corrado Mantoni). Quella più storica, però, era Viva la Rai, che apriva il segmento personale condotto da Renato Zero (intitolato appunto Fantastico Zero, giocando sui numeri che caratterizzavano ogni edizione del programma).

Renato Zero - Figure 2
Foto TeatroeMusicaNews

In quella canzone, Zero inneggiava alla Rai come la rete protettrice degli italiani. Ecco qui sotto il testo completo.

Viva la RAICi fa crescere sani, viva la RAIViva la RAIQuanti geni lavorano solo per noiViva la RAICon il suo imperoDice la RAISoltanto il veroViva la RAIDimmi da quale parte stai

Viva la RAISe sarai buono il tuo Mazinga vedraiOppure noDipende dal funzionario RAIViva la RAIChe cosa giustaE con la RAIE’ sempre festaViva la RAICoi capoccioni e gli operai

In Viale MazziniCi giocano i bambiniMentre tu, vivi grazie alla RAI TVIn fondo è la tua mammaTi allatta dall’antennaMamma RAI, non ti abbandona mai… se no guai!

Viva la RAIQuante battaglie nei corridoiPoveri noiSe non si mettessero d’accordo alla RAIPaghiamo allora questo abbonamentoPer mantenerli in salute e in sentimentoPerch é oramaiQuesto cervelloAvràun padrone lo sai?

Viva la RAIViva la RAI

Viva la RAICon il suo imperoDice la RAISoltanto il veroViva la RAICoi capoccioni e gli operaiAy ay ay me gusta

Buonanotte!

E poi c’è un’altra sigla indimenticabile. Nel 1989 Toto Cutugno conduceva la trasmissione itinerante Piacere Raiuno.

Renato Zero - Figure 3
Foto TeatroeMusicaNews

La sigla, divenuta celebre, ripeteva proprio la frase del titolo. Quella che vogliamo ricordare qui, però, è quella meno famosa delle tre edizioni: C’è la Rai, ossia la canzone che apriva il programma nel 1991/1992.

Una canzone con cui si esaltava il ruolo di una Rai compagna quotidiana degli italiani. Qui sotto il testo completo:

Una bella giornata, sfiziosa e fortunata

Si vede dal mattino

Una doccia fatta in fretta, pane, burro e marmellata

Giornale e cappuccino

E intanto la corriera va (bum, bum, bum)

Nel cuore della tua città (bum, bum, bum)

La casalinga tutta sola, che a mezzogiorno accende la TV

(Perché, mamma?)

C’è la Rai, c’è la Rai, c’è la Rai

Che ti fa compagnia, se lo vuoi

Basta solo sorridere un po’

Proprio come in un film di Totò

Dai, c’è la Rai, c’è la Rai, c’è la Rai

Che ti toglie ogni giorno dai guai

E se metti un piatto in tavola in più

Faccio un tuffo ed esco dalla TV

Un buon giorno ai pensionati, ai bambini, agli ammalati

Ai cani abbandonati

Un buon giorno alla speranza, senza droga, né violenza

A quelli un po’ sfigati

E intanto la corriera va (bum, bum, bum)

C’è un tango nella tua città (bum, bum, bum)

Dagli uffici e dalla scuola, di corsa a casa accendi la TV

(Chi c’è, mammà?)

C’è la Rai, c’è la Rai, c’è la Rai

Che ti fa compagnia, se lo vuoi

Basta solo sorridere un po’

Proprio come in un film di Totò

Dai, c’è la Rai, c’è la Rai, c’è la Rai

Che ti toglie ogni giorno dai guai

E se metti un piatto in tavola in più

Faccio un tuffo ed esco dalla TV

Dai, c’è la Rai, c’è la Rai, c’è la Rai

Che ti fa compagnia, se lo vuoi

Basta solo sorridere un po’

Proprio come in un film di Totò

Dai, c’è la Rai, c’è la Rai, c’è la Rai

Che ti toglie ogni giorno dai guai

E se metti un piatto in tavola in più

Faccio un tuffo ed esco dalla TV

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