Renato Zero rivela: «Sono stato vittima di bullismo, c'è stato un ...

26 giorni ago
Renato Zero

diSimona Marchetti

Ospite di Fabio Fazio a "Che tempo che fa", il cantautore ha ricordato gli anni in cui il suo modo di vestire era oggetto di scherno da parte degli altri ragazzi 

Quando ha cantato “Vita”, il pubblico di “Che tempo che fa” gli ha tributato una standing ovation e Renato Zero si è emozionato come se fosse la sua prima volta su un palcoscenico. «Perdere l'emozione per un artista significa che forse è arrivato il momento di lasciare il palcoscenico, ma finché 'ste gambe tremano, io resto qui», ha detto il cantautore a Fabio Fazio, prima di parlare della sua, di vita, caratterizzata da episodi di bullismo che lo hanno segnato per tanto tempo. 

«C'è stato un periodo in cui avevo paura a uscire di casa - ha confessato infatti Zero - e se fossi arrivato alla fermata dell’autobus 93 incolume, avrei vinto una guerra. Mi scoraggia il fatto che, malgrado i tempi siano maturi, siano cambiati, noto che il bullismo e queste forme str***e e crudeli di certuni hanno ancora campo libero e ancora vengono praticate. Questo confronto con la gente io l’ho vinto semplicemente affrontando l’inquisitore: tornavo indietro e chiedevo a questi ragazzi di periferia “ma t'ho fatto qualcosa di male? Che cosa può averti indotto ad avercela con me, solo per il fatto che magari non mi vesto come te?”. E questo mio atteggiamento li metteva talmente in difficoltà fra di loro, che se ne andavano. Piano piano si era sparsa la voce che avevo coraggio e in quei frangenti e, soprattutto, fra quella popolazione, avere coraggio significava avere il loro rispetto, “questo ce tana”». 

A distanza di anni, il ricordo delle angherie subite è ancora vivo, ma il cantante non ha mai perso la fiducia nella vita. «Per quanto mi riguarda penso sia una magia che si rinnova quotidianamente - ha spiegato ancora Zero - ma in forme e movimenti diversi e formidabile è anche come la accogliamo. A volte magari ci troviamo in difficoltà con i rapporti personali, con il mondo, e diamo sempre alla vita questa responsabilità di aver deciso lei di farci soffrire, di penalizzarci con certe mancanze o con certi risvolti che evidentemente ci procurano malessere e anche una certa apprensione per il futuro. Però la bellezza della vita sta proprio nel fatto che non è mai uguale e questo va preso in considerazione, perché la vita ci mette anche un po’ alla prova e tende a stimolarci. Quindi anziché darle sempre la colpa di tutto, ricordiamoci che hanno inventato lo specchio, che è una cosa formidabile, perché solo davanti allo specchio possiamo prenderci il lusso di dire finalmente la verità»

22 aprile 2024 ( modifica il 22 aprile 2024 | 13:08)

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