Report Esg Usa, meno fumo e più sostanza - ET.Group powered by ...

2 ore ago

Lo studio analizza l’impatto delle nuove normative sulla disclosure su 250 aziende S&P 500 e sulla loro comunicazione Esg. Lo studio si fonda su 250 report di sostenibilità pubblicati nel 2024. Tra gli aspetti chiave, i framework utilizzati, la diffusione della doppia materialità e l'Ia responsabile

L’Unione Europea ha implementato la Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd) e la California ha finalizzato le proprie regole di divulgazione sul clima, mentre la Sec, nonostante le battaglie di opposizione in Tribunale, ha presentato la sua norma di climate disclosure. Decine di Paesi, al di fuori degli Usa, hanno annunciato l’adozione di norme che impongono di divulgare i dati secondo il quadro dell’International Sustainability Standard Board (Issb).

Come gestiranno, le aziende, i rischi di queste mega tendenze? Come si modifica la comunicazione Esg? Che impatto ha la campagna anti-Esg sugli obiettivi Esg delle aziende? Teneo, società di consulenza globale specializzata nel supporto ai ceo, ha risposto a queste domande nello “State of U.S. Sustainability Reports” pubblicato a settembre. Lo studio analizza 250 report di sostenibilità di aziende large-cap S&P 500 pubblicati dal 1 gennaio al 30 luglio 2024. Le aziende appartengono ai settori beni di consumo, energia, servizi finanziari, healthcare, industriale, IT, materiali, real estate, servizi di pubblica utilità.

L’analisi ha individuato 10 conclusioni chiave:

L’acronimo Esg compare nel titolo del 24% dei report del 2024 (rispetto al 35% nel 2023), mentre più usato nel titolo è il termine “sostenibilità”. Chi non menziona gli Esg nel titolo, però, li menziona all’interno del report. I report stanno diventando più sostanziosi: la media è di 83 pagine, con il più breve di 15 pagine e il più lungo di 211 pagine. Quasi l’80% delle aziende ha condotto un assessment di materialità, e il 27% di doppia materialità, dato triplicato rispetto al 2023. Il 32% dei Ceo è il responsabile ultimo delle strategie Esg delle aziende, firmando le cover letter dei report di sostenibilità insieme ai Chief Sustainability Offers. “DEI” è rimasto utilizzato dal 94% delle aziende, mentre il resto ha modificato la sezione semplificandola in “inclusione”. I report di sostenibilità vengono pubblicati con più circostanza e meno “sfarzo”: solo il 49% ha pubblicato comunicati stampa con bilanci di sostenibilità nel 2024. I quadri di riferimento della Sustainability Accounting Standards Board (Sasb) e la Task-force on Climate-related Financial Disclosure (Tcfd) dominano i report (90%), diffusi anche Global Reporting Initiative (Gri) e gli Sdgs delle Nazioni Unite (64%). Il 13% si sta preparando per la Corporate Sustainability Reporting Directive (Csrd), mentre il 5% per gli International Financial Reporting Standards (Ifrs). L’assurance esterna include sempre più spesso i “social” data points. Il 62% ha ottenuto assurance esterna di almeno un data point Esg. Gli obiettivi Esg delle aziende sono in una fase di transizione, per questo motivo meno aziende rispetto al 2023 hanno fornito una sezione sulle evoluzioni degli obiettivi Esg (36%) e solo l’8% ha segnalato che almeno un obiettivo Esg è fuori strada. Circa il 21% delle aziende indica l’uso responsabile dell’Ia nel proprio report di sostenibilità 2024. La tendenza è in aumento e ci sia aspetta che cresca significativamente nei prossimi anni.

Sofia Restani

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