Il Retegui segreto: Tevez, Mica, Greta e Chapa

15 Mar 2023

TORINO - (e.e.) Mateo Retegui nuovo attaccante dell’Italia. Roberto Mancini lo convocherà per le qualificazioni europee e potrebbe dargli la maglia da titolare già contro l’Inghilterra. Il ragazzo in forza al Tigre, 23 anni, è entusiasta della scelta e ha messo subito in archivio i dubbi, stupendo anche il ct. La sua storia, poi, è un inno allo sport.

Retegui e quella staffetta con Tevez

Cresciuto in una famiglia di hockeisti su prato, dalla mamma María de la Paz Grandoli a papà Carlos detto Chapa fino alla sorella Micaela medaglia d’argento a Tokyo, Mateo ha poi scelto il calcio, con una dannata voglia di far gol, sin dai tempi delle giovanili del Boca. Dove Carlitos Tevez, ex amatissimo della Juventus, gli ha impartito le dritte per sfondare, incoraggiandolo e dandogli consigli. Non a caso il suo esordio è griffato Apache: il 17 novembre 2018 ha debuttato infatti con con la maglia gialloblù proprio sostituendo Tevez, una staffetta del cuore ordinata da Guillermo Barros Schelotto contro il Patronato. Francesco Totti lo prese nella sua agenzia, ma ora l'attaccante ha cambiato agente. Retegui, che ha sistemato il passaporto italiano ed è pronto per l’avventura, è circondato dall’affetto: in primis quello della sorella Mica, quasi una “principessa” per lui, poi Greta, il cane che lo segue come un’ombra.

Il passaporto grazie a mamma e nonno

Nelle origini di Mateo c'è la Sicilia. Il classe 1999 è nato a San Fernando, provincia di Buenos Aires, ma è in possesso del passaporto italiano grazie al nonno materno che lasciò Canicattì, in provincia di Agrigento, per trasferirsi in Argentina. E grazie alla signora Grandoli ecco che Mancini si trova un centravanti bello e fatto.

Retegui, bomber per l'Italia: dall'hockey ai gol

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