"Il vaso di Pandoro" di Selvaggia Lucarelli: recensione libro
Nel I secolo a.C. Publilio Siro così sentenziò: «Excelsis multo facilius casus nocet». (A chi sta in alto fa molto più danno la caduta).
Molte volte ho pensato che avesse ragione, allora come ora e per sempre. Ed è sotto gli occhi di tutti, anche di quelli che prima non sapevano chi fossero (un po’ impossibile forse), il male che ha fatto la loro, recente caduta ai Ferragnez, dopo un’ascesa repentina e folgorante.
È questo (ma non solo) il tema de IL VASO DI PANDORO di Selvaggia Lucarelli (edito da PaperFIRST), giornalista che in modo oggettivo e dettagliato snocciola uno dopo l’altro i fatti e, mi viene da dire, i misfatti soprattutto in tema di beneficenza della coppia d’oro dei social network.
Cosa tenere presenteQuesti secondo me le parole e i concetti che emergono dalla sua lettura: fascinazione collettiva, potere dello storytelling, condivisione, normalizzazione, invidia, salute mentale, riverenza, femminismo, scollamento dalla realtà, inconsapevolezza, superficialità, nemesi.
Racconta di noiNon ho ravvisato accanimento o gossip, bensì un’analisi anche sociologica del fenomeno Ferragnez, pure dal punto di vista imprenditoriale, analisi che racconta molto di noi tutti.
Spoiler: non ne usciamo benissimo. Ma, forse, possiamo imparare.
«Non esistono solo colpe dirette. I Ferragnez sono vittime a loro volta della dittatura dei social network, di quel già citato “inganno alla luce del sole” per cui crediamo che orientare le nostre esistenze sulla bussola degli algoritmi sia un processo senza conseguenze…. Non siamo noi che disegniamo la nostra vita sui social, ma i social che disegnano la nostra vita, deformando la nostra essenza e condannandoci a una infelicità collettiva ben più angosciante della teatrale caduta di una influencer.»
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“Il vaso di Pandoro” di Selvaggia Lucarelli, PaperFIRST. A Garamond Type.
Commercialista “pentita”, ho maturato anche un’esperienza pluriennale in Sony. Lettrice appassionata e tuttologa, all’alba dei quarant’anni mi sono scoperta scrittrice, dopo essermi occupata di correzione bozze ed editing. Sono stata una libraia indipendente per tre anni, saltuariamente faccio ancora incontrare libri e lettori con grande gioia. Operatrice culturale, modero spesso eventi e racconto il mondo dei libri anche online, tengo una rubrica su libri a tema animali su RadioBau & Co. (web radio del gruppo Mediaset) e collaboro con l'associazione culturale "Librai in corso" nell’organizzazione di eventi e in corsi a tema. La mia rubrica qui si chiama "A Garamond Type" perché il Garamond è il carattere adottato per quasi tutti i libri italiani e Type sta sia per carattere, font, sia per tizio. E la tizia sarei io.