Shiva condannato a 6 anni e mezzo per tentato omicidio: "Un giorno ...

11 Lug 2024

Redazione cronaca 10 luglio 2024 20:27

Shiva - Figure 1
Foto MilanoToday

"Questo è un giorno triste per me". Si apre così lo sfogo di Shiva, al secolo Andrea Arrigoni, il rapper condannato mercoledì a sei anni e mezzo di carcere con le accuse di duplice tanto omicidio, detenzione e porto abusivo d'arma e ricettazione per aver sparato a due lottatori di Mma lo scorso 11 luglio nel cortile della sua casa discografica in via Cusago. Un raid che, secondo le indagini, era arrivato nell'ambito di una faida con altri trapper e artisti. 

"Oggi sono stato condannato a 6 anni e mezzo di carcere per 'tentato omicidio': un crimine che non ho mai commesso. Una condanna che arriva dopo aver soltanto provato a difendere me stesso, aver subito mesi di carcere e dopo esser stato costretto a non poter fare musica, ciò che ha dato un senso alla mia vita e che poteva almeno permettermi di rimanere un essere umano. Questo è un giorno triste per i miei fan. Perché 'Milano Angels', il mio nuovo album, è pronto, ma non potrà ancora uscire e io dovrò stare lontano da voi, come lo sono stato in questi mesi da tante persone a me care", ha scritto su Instagram il cantante. 

"Questo è un giorno triste per la giustizia in questo Paese. Perché in tutto questo non ho mai detto di non aver commesso errori, ma ho soltanto chiesto di essere punito per quelli che ho realmente commesso. Il tentato omicidio non è tra questi, come abbiamo provato in aula, portando un’accurata ricostruzione dei fatti che lo testimonia e che purtroppo non è stata minimamente calcolata. Questo è un giorno triste per tutti. E lo sarà per sempre finché non permetteremo a chi ha commesso errori di ripartire. Lo sarà finché i pregiudizi continueranno a uscire di casa, quando la verità si sta ancora nascondendo. Lo sarà finché io non sarò libero, perché non lo sarà neanche chi mi ama, ma nemmeno chi mi odia. Perché la fortuna è cieca, la sfortuna ci vede, ma l’ingiustizia tocca tutti. Perché - ha concluso, firmandosi Andrea - fino a quando sarò solo un altro rapper in carcere e non una persona, non sarà libero nessuno".

I legali del trapper, Daniele Barelli e Marco Campora, hanno già annunciato ricorso in appello contro la sentenza. "È un ragazzo forte e coraggioso", che ha reagito a una "spedizione paramilitare di due lottatori di Mma", hanno puntualizzato gli avvocati. Il 24enne è "consapevole della propria innocenza e convinto di riuscire a dimostrare la propria estraneità dal delitto di tentato omicidio. Ha apprezzato che l'opinione pubblica ha capito". Shiva continuerà a scontare la pena ai domiciliari in attesa dei successivi gradi di giudizio, nel frattempo gli avvocati depositeranno istanza di revoca della misura cautelare.   

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