Tris Milan a Bratislava: Slovan battuto con Leao-gol, ma che fatica...

Slovan Bratislava-Milan

Con lo Slovan finisce 3-2, Fonseca sale a 9 punti in classifica: vantaggio di Pulisic, poi Rafa (entrato dalla panchina) e Abraham in tre minuti. Nel finale gran gol di Nino Marcelli, 2005 slovacco con nome italiano. L'obiettivo dei rossoneri per la prima fase è sempre più entrare nelle prime 8

Dal nostro inviato a Bratislava Andrea Ramazzotti

26 novembre 2024 (modifica alle 23:23) - MILANO

Missione compiuta, ma quanta fatica. Il Milan sbanca Bratislava e sale a quota nove punti nella classifica della Champions. Con davanti gli impegni casalinghi (non impossibili) contro Stella Rossa e Girona, più la trasferta dell'ultima giornata sul campo della Dinamo Zagabria, Fonseca vede concretamente la possibilità di finire tra le prime otto e di centrare la qualificazione diretta agli ottavi. Certo, servono altri tre successi, ma la strada è quella giusta. A dispetto di un'altra prestazione non del tutto convincente soprattutto sotto il profilo dell'equilibrio e del gioco. Dopo un primo tempo così così, con qualche distrazione di troppo sulle ripartenze dei padroni di casa, ci vuole l'ingresso di Leao per chiudere l'incontro. Rafa decisivo, come i tifosi rossoneri lo vorrebbero sempre, e capace di infrangere il suo tabù del gol in Champions che durava da quasi un anno. E' Abraham a chiudere il conto su regalo di Strelec, dopo una partita non facile per l'ex Roma. Per il Diavolo è la terza affermazione di fila in Champions: in Europa a livello di risultati c'è quella continuità che manca in Serie A. Sabato contro l'Empoli, Calabria e compagni non possono sbagliare, ma intanto possono sorridere per come si è messo il cammino in Champions. Dopo i ko iniziali contro Liverpool e Bayer Leverkusen era tutto meno che scontato.

poco equilibrio

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Weiss stravolge la squadra rispetto alle aspettative della vigilia: niente 4-2-3-1, ma 3-4-3 con gli esterni di centrocampo che arretrano per difendere a cinque. Fonseca vara un massiccio turn over rispetto al match contro la Juventus: sono sette i cambi nella formazione iniziale con Maignan, Hernandez, Fofana e Reijnders unici superstiti. Il Milan ci prova subito dando ampiezza al gioco con Chukwueze e Okafor: i padroni di casa subiscono, ma le conclusioni del nigeriano e di Theo su punizione non inquadrano la porta. Lo Slovan gioca soprattutto in contropiede, ma è Strelec ad avere sui piedi la palla gol più clamorosa: salta anche Maignan e ci vuole un intervento capolavoro in scivolata quasi sulla linea di Pavlovic per evitare l'1-0. Takac ferma Pulisic, liberato al tiro da Reijnders, ma quando l'americano, stavolta innescato da un filtrante di Abraham, si ripresenta alla conclusione, non sbaglia e in diagonale firma il vantaggio. Per il Diavolo, superiore tecnicamente, il match sembra in discesa e invece dopo un calcio d'angolo sui cui sviluppi arriva un tiro di Chuwkueze ribattuto, la formazione di Fonseca subisce il pareggio in contropiede: Barseghyan anticipa Calabria che, da ultimo uomo, prova l'anticipo alto e si fa saltare. Reijnders non può chiuderlo e per il numero 11 è facile depositare il pallone alle spalle di Maignan. Tutto da rifare per i rossoneri che avvertono la botta. Perché lo Slovan si rintana nella propria metà campo e non lascia spazi, ma anche perché ai milanisti manca la precisione nell'ultimo passaggio. I maggiori pericoli arrivano da destra, mentre sull'out mancino, dove c'è Okafor al posto di Leao, ci vogliono le sovrapposizioni di Theo per creare qualcosa. I campioni di Slovacchia così tornano negli spogliatoi in parità: in questa Champions non era loro mai riuscito.

ecco leao

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A inizio ripresa Fonseca si gioca subito la carta Leao: fuori il deludente Okafor. E' la mossa decisiva. Lo Slovan ha più coraggio e si affaccia dalle parti di Maignan non solo con le ripartenze, ma il Milan ha un'altra buona occasione con Pulisic che sfonda a destra e centra per Abraham che non riesce a concludere. Una buona chance l'ha anche Leao, ma non arriva alla conclusione con il tempo giusto. Gli slovacchi arretrano il baricentro con Ignatenko al posto della punta Metsoko, ma non fanno a tempo a sistemarsi e il Diavolo torna avanti. Calabria batte velocemente una punizione per Fofana che verticalizza su Leao: velo di Abraham e il portoghese brucia Blackman prima di depositare in rete. Per Rafa, al quale il gol in Champions mancava da quasi un anno (contro il Psg a San Siro), è un tabù infranto e il sorriso gli dipinge il volto. Stavolta lo Slovan non reagisce e anzi un folle retropassaggio di Strelec regala il 3-1 ad Abraham. Fonseca gestisce le energie inserendo Emerson Royal, Musah e Loftus Cheek per Calabria, Fofana e Pulisic, non al top. I padroni di casa rispondono con Marcelli e Tolic per Voet e Kucka: i cambi sono più offensivi e lo Slovan passa al 4-2-3-1. Il Milan sembra in controllo e Fonseca concede gli ultimi sei minuti più recupero a Camarda, alla caccia del record di Ansu Fati come più giovane a segnare in Champions. Il prodotto del vivaio rossonero non ci riesce e anzi vede Marcelli firmare il 3-2 con una gran botta di sinistro dal limite all'incrocio dei pali: proteste del Diavolo per due falli (uno su Leao e uno su Emerson Royal) non fischiati. Sembra l'antipasto di un finale di sofferenza e invece Tolic si prende due gialli in pochi secondi per proteste. Così il Milan festeggia un successo pesante in chiave ottavi di finale. Il brutto 0-0 contro la Juve è alle spalle.

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