Il solstizio d'inverno 2023 cade il 22 dicembre: significato, storia e ...
Mancano pochi giorni al solstizio d’inverno che, quest’anno, avverrà il 22 dicembre. Il nome deriva dal termine latino solstitium, composto da sol-, “sole” e -sistere, “fermarsi”. E proprio queste parole racchiudono il senso stesso del fenomeno astronomico, quando il Sole raggiunge, nel suo moto apparente lungo l’eclittica, il punto di declinazione che può essere massimo o minimo. Infatti, nel corso dell’anno, il solstizio avviene due volte: il Sole raggiunge il valore massimo di declinazione positiva nel mese di giugno (e da qui parte l’inizio dell’estate boreale e dell’inverno australe) e negativa in dicembre (facendo partire, così, l’inizio dell’inverno boreale e dell’estate australe). Cambiano anche gli orari, di anno in anno. Com’è possibile? Il solstizio ritarda ogni anno di circa 6 ore rispetto all’anno appena trascorso, per la precisione di 5h 48′ 46″. Ma, ogni quattro anni, in corrispondenza dell’anno bisestile, a quel punto si riallinea. La decisione è forzata per impedire che potesse, col passare del tempo, creare una divergenza eccessiva delle stagioni con il calendario. La prossima volta avverrà nel 2024, dopo l'ultimo forzato riallineamento avvenuto nel 2020.
Le celebrazioni legate al solstizio d’invernoIl solstizio d’inverno racchiude e rappresenta festività differenti nel corso delle epoche e delle varie religioni. Nell’antica Roma veniva celebrata Angerona. Lei era la Dea del silenzio o dei piaceri, proteggeva gli amori segreti e guariva le persone dalle malattie cardiache, dal dolore e dalla tristezza. Diversamente, nella tradizione germanica precristiana, la festa del solstizio d'inverno era Yule e rappresenta uno degli 8 giorni solari. Inoltre, racchiudeva la sconfitta del buio e la luce che sconfigge e batte la notte più lunga. Questo pensiero e l’elemento magico dalla luce che vince sulle tenebre è al centro anche di celebrazioni diverse anche a Stonehenge (in Gran Bretagna), Bohuslan (Iran), Newgrange (Irlanda) e anche in Val Camonica (Lombardia). Nel paganesimo e nel neopaganesimo, soprattutto in quello germanico, viene celebrato intorno al 21 dicembre nell'emisfero settentrionale. Per i cristiani, invece, il solstizio d’inverno rappresentava l’arrivo del Natale. Inoltre è il giorno il più corto dell'anno. L'impressione del "fermarsi", da parte del sole, è legata al fatto che in corrispondenza dei solstizi la variazione della declinazione è molto lenta.
Solstizio d’inverno, il 22 dicembre 2023 è il giorno di luce più breve dell’annoIl fenomeno rappresenta non solo il giorno più breve, ma anche l'inizio dell'inverno astronomico. Nelle tradizione e leggende (ma non corrette), spesso veniva associato alla giornata di Santa Lucia vista come “la giornata più corta che ci sia” ma non è così. La caratteristica è legata sempre, correttamente, solamente al solstizio d’inverno. In quel giorno e in quelle ore, l'emisfero Nord della Terra riceve pochissima luce. Proprio per questo motivo è anche il giorno più buio dell'anno. Invece, durante il solstizio d'estate accade l'opposto: in quel caso la luce è la maggiore di sempre, determinando la giornata più lunga di tutto l’anno. Una volta avvenuto il solstizio d’inverno, si entra nella nuova stagione ma iniziano anche ad allungarsi – piano piano- le giornate, man mano che ci si avvicina poi, con le settimane e i mesi, alla primavera. La data di inizio del solstizio d'inverno quest'anno è fissato per venerdì 22 dicembre 2023, l’orario esatto (italiano) sono le 4.27 del mattino