“Ticket to Paradise”, con George Clooney e Julia Roberts. Cast ...
Finalmente i 2 attori recitano insieme in una commedia romantica
Paolo Fiorelli 29 Ottobre 2024 alle 11:05
Sembra incredibile, ma George Clooney e Julia Roberts non avevano mai girato una commedia romantica insieme (però altri quattro film, da “Ocean’s eleven” a “Money monster”, quelli sì). E questo nonostante la loro intesa sia proverbiale: «In effetti metà degli americani pensa che siamo sposati, e questo ci ha aiutato» ha scherzato lei quando hanno presentato il loro nuovo film insieme.
C’è sempre tempo per rimediare agli sbagli del passato. E quindi ecco “Ticket to Paradise”, una commedia sentimentale “vecchio stile” in cui i due sono una coppia divorziata che si odia, costretta a riunirsi per una causa di forza maggiore: impedire alla figlia ventenne di sposarsi e commettere così il loro stesso errore. Ma poi, sarà stato davvero un errore? E sotto tutta quella rabbia non ci sarà ancora una fiammella di attrazione?
Cast Genere: commedia Durata: 104 minuti Regista: Ol Parker Attori: George Clooney, Julia Roberts, Kaitlyn Dever, Billie Lourd, Maxime Bouttier, Lucas Bravo TramaDavid e Georgia sono divorziati e non si sopportano, ma quando scoprono che la figlia Lily ha deciso di sposare un allevatore di alghe conosciuto a Bali, si precipitano sull’isola con un solo obiettivo: far saltare il matrimonio e “salvare” la loro adorata bambina. Ma in un paradiso terrestre, il rischio di innamorarsi di nuovo è molto alto...
Trailer
«Abbiamo dovuto litigare e gridarci addosso e questo era divertente» ha spiegato Clooney. Che ha aggiunto: «Diciamo la verità, non ho avuto lo stesso successo di Julia nella commedia romantica. L’ultima in cui ho recitato è stata “Un giorno... per caso” con Michelle Pfeiffer nel 1996. Per cui ho pensato: “Beh, se lei dice di sì potrebbe essere divertente”. Dunque, subito dopo aver letto il copione l’ho chiamata e ho detto: “Accetto se lo fai anche tu”. E lei ha risposto: “No, sono io che accetto solo se anche tu accetti”. E non molto tempo dopo eravamo in viaggio per l’Australia (dove si sono svolte la maggior parte delle riprese, anche se la vicenda è ambientata a Bali, ndr)».
Del resto la storia era su misura per loro: «Quando ho letto la sceneggiatura ho subito capito che l’avevano scritta proprio per me e Julia. Voglio dire, anche i nomi dei personaggi in origine erano una gag che alludeva ai nostri: io dovevo essere “Julian” e lei “Georgia”! (poi sono diventati David e Georgia, ndr). Replica lei: «La cosa bella delle commedie romantiche è che riescono ad acchiappare l’attenzione anche se sai già come andranno a finire. Non è facile! Anche se poi, fondamentalmente, questa è la storia di come George mi ha sempre amato e anche con il passare degli anni non è mai riuscito a dimenticarmi, né mai ci riuscirà, mentre io mi sono trovata un fidanzato francese più giovane e bello. Ecco, è questo che dovrebbero scrivere sui manifesti!».
Clooney e Julia Roberts si sono incontrati per la prima volta nel 2001 sul set di “Ocean’s eleven”. «Eppure tutti erano convinti che ci conoscessimo già e in effetti ero incuriosita da lui, avevo letto che faceva feste bellissime... da allora abbiamo sempre avuto una grande intesa, penso che si veda. E affrontiamo il lavoro allo stesso modo». George ricambia così: «Quel che mi piace di Julia è che, anche se è una star, non si è mai presa troppo sul serio. Questo è importante quando passi molto tempo insieme». E lei: «Penso anche che proviamo molta gioia nel far ridere l’altro, ma soprattutto ci piace prenderci in giro a vicenda. È il nostro modo di comunicare».
Ma se è vero che tra i due c’è tutta questa intesa, perché la scena di un bacio ha richiesto 80 ciak? «In realtà ce ne sono voluti 79 di noi che ridiamo, e poi quello di noi che ci baciamo» ha precisato la Roberts. La scena in cui i due “anziani” genitori mettono la figlia in terribile imbarazzo lanciandosi in un ballo scatenato, invece, è venuta subito bene. Lei racconta: «Abbiamo fatto tutto ciò che ci veniva in mente in quel momento. Ed è giusto dire che ogni volta era diversa. Ricordo che alla fine ero accaldata, sudata e stanca, e mi facevano male le guance per quanto avevo riso di George!». La risposta di Clooney: «Tutti ci davano indicazioni su come avremmo dovuto ballare per essere più comici, ma noi ci siamo detti: basterà essere naturali. Nella realtà balliamo già malissimo!».