Inchiesta su Toti, il giallo dei telefonini

26 Giu 2024
Toti

Un cellulare in tasca e uno messo da parte durante i colloqui privati. Nell'inchiesta per corruzione e voto di scambio che ha portato ai domiciliari il presidente della Regione Giovanni Toti, c'è spazio anche per un giallo: quello dei telefonini. 
Secondo l'informativa della Finanza in un incontro di ottobre 2021 con l'allora numero uno del porto Paolo Emilio Signorini, il governatore avrebbe estratto due cellulari da un cappotto su un altro tavolo. Da chiarire se li avesse posati lontano con l'intento che la conversazione non venisse ascoltata o se qualcun altro ne avesse lasciati di nuovi - e quindi non intercettabili - apposta per loro.
Pochi giorni dopo in un nuovo incontro, prima Toti propone un ristorante dove - si legge nelle carte dell'inchiesta - «c’è un dehors con un buon rumore di fondo» e poi sposta la cena in un altro ritrovo, dove cambia due volte tavolo scegliendone «uno più riservato».
 

Fissato, intanto, per venerdì pomeriggio il secondo dei tre incontri concessi dalla gip Faggioni al presidente Toti: alle 17 nella casa di Ameglia, dove è ai domiciliari dal 7 maggio, il governatore incontrerà il coordinatore ligure di Fratelli d'Italia Matteo Rosso, il segretario della Lega Liguria Edoardo Rixi e il coordinatore regionale di Forza Italia Carlo Bagnasco. Lunedì sarà il turno di Maurizio Lupi e Pino Bicchielli, rispettivamente leader e deputato di Noi Moderati.

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