Unicredit-Banco Bpm, che maxi-banca viene fuori, se le metti insieme
Un colosso nel settore del bancario europeo. È questo il soggetto che potrebbe prendere vita dall’acquisizione di Banco Bpm da parte di Unicredit, un’operazione potenziale da 10,1 miliardi di euro che l’amministratore delegato del gruppo di piazza Gae Aulenti Andrea Orcel ha messo in piedi parallelamente a quella presentata a settembre in Germania su Commerzbank, quarto istituto tedesco.
I numeriInglobando la realtà amministrata da Giuseppe Castagna, la nuova banca nata dalle nozze Unicredit-Banco Bpm conterebbe su 97mila dipendenti, 4763 sportelli sparsi in tutta Italia con poche sovrapposizioni territoriali e oltre 19 milioni di clienti. Si tratterebbe di fatto del secondo gruppo creditizio nazionale dopo Intesa Sanpaolo per presenza sul territorio, del primo per capitalizzazione di borsa: al 25 novembre, la comparazione dei valori vede infatti in 74 miliardi la somma dei valori di Unicredit e Banco Bpm, in 66 quello della società torinese.
Non solo però: poiché Bpm ha da poco acquisito il 5% di Banca Monte dei Paschi di Siena (cifra destinata a salire al 9,9% e ha in piedi un’offerta pubblica di acquisto (Opa) su Anima holding, il valore del nascendo gruppo potrebbe andare ben oltre gli 80 miliardi di euro, rendendolo la prima banca pan europea per dimensione. Un gigante del credito mondiale radicato nella capitale della finanza tricolore.
La cifra di 10,1 miliardi di euro rappresenta il controvalore complessivo dell’offerta di Unicredit nei confronti di Banco Bpm nel caso di adesione integrale. Essa rispecchia infatti la cosiddetta valorizzazione monetaria del corrispettivo, ovvero 6,657 euro per azione del gruppo di Castagna, nonché il prezzo ufficiale delle azioni di Unicredit al 22 novembre, pari a 38,041 euro.
“L'Europa - ha spiegato l’ad Orcel annunciando l’offerta pubblica di scambio (Ops) volontaria su Banco Bpm - ha bisogno di banche più forti e più grandi che la aiutino a sviluppare la propria economia e a competere contro gli altri principali blocchi economici. Grazie al lavoro svolto negli ultimi tre anni, Unicredit è ora ben posizionata per rispondere anche a questa sfida”.
Secondo le previsioni di Unicredit, l’esecuzione dell’Ops “sarà completata entro giugno 2025, con la piena integrazione completata entro approssimativamente i 12 mesi successivi”, mentre la maggior parte delle sinergie sarà realizzata entro 24 mesi. A supporto dell’operazione, il gruppo di piazza Gae Aulenti lancerà un aumento di capitale che riguarda il 13,9% del capitale stesso, previa autorizzazione dell'assemblea straordinaria di aprile. Tali azioni saranno utilizzate nell'offerta di scambio.
La storiaUnicredit nasce nel 2008 e fonda le proprie radici nella storia del gruppo Unicredito italiano. A sua volta, quest’ultimo era stato nel 1998 il risultato della fusione tra Credito Italiano (formato, tra gli altri, da Credito Italiano e Rolo Banca 1473 e Unicredito, costituito da Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona (Cariverona), Cassa di Risparmio di Torino e Cassamarca.
Banco Bpm prende vita l’1 gennaio 2017 dalla fusione tra Banco Popolare e Banca Popolare di Milano. A fine novembre 2025, esso conta oltre 20mila dipendenti, 1400 sportelli, circa 4 milioni di clienti. Numeri che contribuiscono a farne il terzo gruppo creditizio italiano per attivi, con una presenza radicata soprattutto nelle regioni del Nord Italia.
Come sottolinea Il Sole 24 Ore, la notizia dell’Ops di Unicredit su Banco Bpm ha portato per quest’ultimo conseguenze molto positive in borsa. A piazza Affari il gruppo guidato da Castagna è arrivato infatti a sfiorare quota 7 euro ad azione, superando la valorizzazione di 6,65 euro prevista da Unicredit (già di per sé premiante per uno 0,5% sui valori del 22 novembre) e immaginando dunque un possibile ritocco al rialzo delle condizioni di offerta. Ora la palla passa al consiglio d'amministrazione di Banco-Bpm.