Galeone e la scommessa di Gasperini: "Se migliora l'Atalanta con ...
“Se Piero migliora l’Atalanta trovando una collocazione a Zaniolo, con tutti gli attaccanti che ha, vado a Bergamo e m’inchino”. ‘Piero’ è Gian Piero Gasperini, chi parla a Sportweek è il suo mentore, Giovanni Galeone, allenatore per un triennio a Pescara dell’attuale tecnico dell’Atalanta quando faceva la mezzala: “Chiuso, permaloso e di poche parole, ma già un allenatore in campo. Dava consigli e spunti a tutti – ha riferito il mister napoletano cresciuto a Udine al magazine settimanale della Gazzetta dello Sport -. Il suo segreto è sempre stata la decisione, la coerenza: Gasperini non è mai titubante”.
Galeone, il mentore di Gasperini: “Difficile migliorare con Zaniolo”“Da giocatore era pragmatico, avrei detto che Allegri sarebbe stato più portato per gli schemi offensivi e lui per quelli difensivi, non il contrario. Invece ha tante soluzioni e rischia la giocata, come chiedevo ai miei di fare al Pescara – ha proseguito Galeone -. La squadra di Gasperini ha la fisicità e la capacità difensiva in uno contro uno per sfidare il Real Madrid in Supercoppa Europa. Ma migliorare il suo gioco è difficile, come trovare un posto a Zaniolo nel suo attacco: se ci riesce, m’inchino”.
Galeone e le qualità di Gasperini: “Ha sempre avuto il senso della squadra”Galeone sul Gasp va di aneddoti e definizioni senza esitazioni. “A Pescara trovai Gasperini capitano di una squadra retrocessa e poi ripescata in B per la rinuncia del Palermo, nel 1986. Aveva fin da allora una grande propensione al gioco di squadra, in campo dava sempre dritte. Alla ripresa degli allenamenti, un martedì, davanti a Berlinghieri che si lamentava che la domenica avessimo giocato a destra su Pagano, rispose anche per me che se Pagano fosse stato il più forte e avesse giocato a sinistra avremmo continuato a giocare su di lui. Era professionale e saggio: in A cedette la fascia da capitano a Junior”.