Gesto della pistola contro Giorgia Meloni in Senato, studente di un ...

20 Mar 2024
Giorgia Meloni pistola

diRedazione Roma

Il gesto di uno degli studenti di un liceo romano che ha assistito alla seduta dell'Aula del Senato mentre erano in corso le comunicazioni della presidente del consiglio. Il questore anziano Gaetano Nastri (FdI): «Anche se si tratta di un ragazzino è un gesto da condannare»

Il segno di una pistola fatto con le mani, all'indirizzo della premier Giorgia Meloni. È il gesto di uno degli studenti di un liceo romano che oggi 19 marzo ha assistito alla seduta dell'Aula del Senato mentre erano in corso le comunicazioni della presidente del Consiglio. L'alunno, minorenne, è stato subito ripreso, dall'insegnante che accompagnava la scolaresca e da un commesso, che lo ha redarguito. Subito, però, è scoppiata la polemica e sono arrivate le condanne. 

«Si è pentito»

La classe, del liceo romano Righi, era in uscita per visitare appunto il Senato. Il responsabile del gesto si trovava seduto in prima fila, vicino ai compagni e ai professori. A un certo punto, il gesto: il braccio teso contro la premier, che stava parlando, e le dita giunte atteggiate a pistola. Uno degli insegnanti si sarebbe immediatamente reso conto della gravità del fatto, abbassando il braccio del ragazzo. Tutti, però, lo avevano già notato. Il fatto è passato quindi nelle mani del questore anziano Gaetano Nastri (FdI). Dopo quanto accaduto, il parlamentare ha incontrato la professoressa che ha subito stigmatizzato il comportamento. Un gesto inappropriato, ha detto Nastri, facendo sapere che il ragazzo «è già pentito e si è scusato».

La Russa: «Gesto da condannare»

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, prima di aprire la discussione generale sulle comunicazioni del premier in vista del Consiglio Ue, è tornato sull'episodio: «C'è stato un gesto con due dita, con il pollice alzato puntato verso il presidente del Consiglio, immediatamente represso da un insegnante, che mi piace segnalare per condannarlo nella maniera più decisiva, anche se si tratta di un ragazzino».

Malan: «Dita atteggiate a pistola»

Interviene anche il capogruppo di Fratelli d'Italia in Senato, Lucio Malan: «Un gesto senza precedenti quello di uno studente del liceo Righi di Roma in visita al Senato - ha detto, raccontato cosa è successo nel dettaglio -. Subito dopo l'intervento del presidente del Consiglio, il presidente del Senato La Russa ha salutato gli studenti di un liceo romano, uno dei quali ha puntato platealmente le dita della mano atteggiate a pistola verso il presidente Meloni. Un episodio indegno, incivile e inaccettabile. La violenza non va mai evocata, tanto meno all'interno di un'aula parlamentare. Mi auguro che le autorità scolastiche prendano adeguati provvedimenti e spero che lo studente arrivi a comprendere la gravità del suo ignobile gesto».

La preside: «Nessuno se lo aspettava, ci scusiamo»

Il liceo, considerato uno dei migliori di Roma, a un passo da via Veneto e sempre in vetta alle classifiche Eduscopio, ha subito annunciato provvedimenti: «Assumeremo un provvedimento disciplinare - promette la preside del liceo Righi di Roma, Cinzia Giacomobono -. Sono cose che non
vanno fatte, nel nostro liceo sappiamo che ci sono studenti di sinistra estrema, critici verso il governo, e studenti di estrema destra. Non è prevedibile tutto quello che i ragazzi possono fare, noi insegniamo ogni giorno ai ragazzi i valori della democrazia e del rispetto. Il Consiglio di classe valuterà il da farsi, in base al regolamento di istituto e alla gravità di quanto compiuto. Ci dispiace, chiediamo scusa, nessuno se l'aspettava», aggiunge la preside.

Meloni: «Gesto che colpisce»

La premier Meloni ha poi espresso «gratitudine al Senato per la solidarietà espressa dai partiti» dopo il gesto della pistola. «Mi colpisce che un gesto del genere in un'Aula come questa avvenga nel giorno in cui ricorre l'anniversario dell'omicidio di Marco Biagi», ha detto Meloni durante la replica alla discussione sulle comunicazioni in vista del Consiglio europeo. Biagi, aggiunge Meloni, è stato «un servitore dello Stato che ha pagato con la vita la sua disponibilità verso le istituzioni».

Le scuse del liceo: «Punizione severa»

Il presidente del Senato, Ignazio La Russa, in serata ha letto in Aula la lettera di scuse arrivata dal liceo Righi. «Ho appreso dalle insegnanti del gravissimo episodio avvenuto oggi durante la visita in Senato di una classe dell'istituto da me diretto - ha scritto la preside Cinzia Giacomobono -. Come corpo docente siamo colpiti e addolorati dall'episodio, che contrasta con il nostro impegno quotidiano per trasmettere ai ragazzi i valori del dialogo, del confronto democratico e della tolleranza verso tutte le opinioni. Il comportamento del ragazzo sarà punito con la severità che merita, coinvolgendo anche la sua famiglia, che è addolorata come noi. Mi scuso insieme ai docenti accompagnatori e ai ragazzi per quanto accaduto, che costituirà occasione di un approfondimento nel consiglio di classe e di una riflessione con i ragazzi». «Spezzo una lancia affinché non ci sia una eccessiva punizione», ha chiosato La Russa.

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19 marzo 2024 ( modifica il 19 marzo 2024 | 20:48)

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