Studente fa il gesto della pistola verso la presidente del Consiglio ...

20 Mar 2024
Giorgia Meloni pistola

Assisteva tra gli altri studenti alla seduta dell'Aula del Senato, nel corso della quale è intervenuta la presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Un ragazzo del liceo romano Righi ha rivolto alla premier con le dita della mano il gesto di una pistola, con il pollice alzato e due dita unite. Gesto notato da alcuni parlamentari, ma visto subito dall'insegnante, intervenuto per fermare lo studente, poi redarguito anche da un commesso del Senato.

Il presidente del Senato Ignazio La Russa, aprendo i lavori all'inizio del dibattito dopo le comunicazioni di Meloni, è tornato sull'episodio: “Voglio segnalare - ha detto - un gesto non elegante, avvenuto mentre salutavo gli studenti ospiti del Senato, uno di questi ha infatti rivolto la mano con il pollice alzato e due dita unite verso il premier, poi ripreso dall'insegnante.”  “Voglio condannare questa cosa - ha aggiunto La Russa - nella maniera più assoluta anche se si tratta di un ragazzino.”

Il giovane, 16enne, ha poi avuto un lungo incontro con il senatore questore anziano del Senato, Gaetano Nastri. Nel suo studio il ragazzo si è scusato e ha detto di essere dispiaciuto.

Il gesto è stato aspramente condannato da vari esponenti del centrodestra e la stessa preside del liceo Righi Cinzia Giacomobono ha annunciato “un provvedimento disciplinare” nei confronti del ragazzo. “Sono cose che non vanno fatte”, ha detto la dirigente scolastica. “Noi insegniamo ogni giorno ai ragazzi i valori della democrazia e del rispetto. Il Consiglio di classe valuterà il da farsi, in base al regolamento di istituto e alla gravità di quanto compiuto. Ci dispiace, chiediamo scusa, nessuno se l'aspettava”.

Anche Meloni ha poi commentato la vicenda, dopo avere ringraziato i colleghi per la solidarietà. “Non ho altro da aggiungere - ha detto - se non che mi colpisce che un gesto del genere avvenga nel giorno in cui ricorre l'anniversario dell'omicidio di Marco Biagi. Esprimo vicinanza e solidarietà alla famiglia Biagi, un servitore delle istituzioni e dello Stato che ha pagato con la vita”.

Lo studente, a quanto si apprende, scriverà una lettera di scuse.

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