Arresto Signorini: Iren in calo in Borsa, poi si riprende. Nuove ...

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La società precisa: «Reati contestati riferiti a precedente ruolo di presidente Autorità portuale». Un board straordinario rafforza i poteri del presidente Dal Fabbro

di Cheo Condina

7 maggio 2024

1' di lettura

Iren scivola in Borsa e poi recupera dopo il terremoto giudiziario che ha scosso la Regione Liguria e Genova e che ha portato all’arresto, tra gli altri, dell’amministratore delegato della multiutility Paolo Emilio Signorini.

La candidatura di Signorini, nominato a capo dell’azienda lo scorso agosto (dopo che l’allora Ceo Gianni Armani era passato a Enel come capo delle reti), era stata sponsorizzata da Marco Bucci, sindaco di Genova, anche perchè l’amministrazione ligure è primo socio della stessa Iren, governata da un patto di sindacato che vede anche il Comune di Torino e Reggio Emilia.

In ogni caso, il recupero in Borsa è stato dettato anche dalla celerità con cui il gruppo presieduto da Luca Dal Fabbro si è mosso per fronteggiare quella che è a tutti gli effetti una emergenza: un consiglio di amministrazione lampo ha revocato termporanemente le deleghe dell’ad e le ha riassegnate al presidente Luca Dal Fabbro e al vice presidente Moris Ferretti per garantire il buon funzionamento dell’azienda.

«Iren ha appreso stamane dalla stampa dell’applicazione di un’ordinanza di misure cautelari nei confronti dell’amministratore delegato Paolo Signorini disposta dall’Autorita’ Giudiziaria di Genova. I reati contestati e riportati nel comunicato stampa della Procura della Repubblica di Genova sono riferiti al suo precedente ruolo di Presidente dell’Autorita’ di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale e non riguarderebbero quindi Iren», ha sottolineato una nota della multiutility. Il gruppo - ha precisato ancora il comunicato - ha già attivato le procedure necessarie a garantire da subito piena continuita’ aziendale: tra queste, appunto, la redistribuzione delle deleghe.

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