Accise, il Tesoro: «Nessun aumento delle tasse sui carburanti ...

Accise

Le accise sono fissate in circa 73 centesimi/litro per la benzina (superati solo da Olanda e Germania) e 62 centesimi/litro per il gasolio (il più alto in Europa). La differenza tra le due aliquote incide per 3,4 miliardi di entrate

L’obiettivo del governo, inserito nel Piano strutturale di Bilancio, è avere maggiore gettito tagliando i «sussidi ambientalmente dannosi», come anche previsto dalle raccomandazioni europee. Come farlo però è tutto da discutere, soprattutto come trovare le coperture economiche per non ridurre le entrate fiscali senza però inasprire la tassazione che grava sui trasporti. La volontà ultima è di risparmiare 2 miliardi sforbiciando questi incentivi ritenuti dannosi per l’ambiente entro il 2025. Il riordino delle “tax expenditures”, d’altronde, era stato già indicato nel Piano iniziale energia e clima (Pnie) presentato a Bruxelles dal ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin.

Allo studio un allineamento fiscale tra diesel e benzina

Le accise, comunque, non saranno aumentate. Lo chiarisce una nota del Mef: «Del tutto fuorviante la notizia secondo la quale il governo intende
aumentare le accise sui carburanti», ha infatti precisato il ministero dell’Economia, rimarcando che «sulla base degli impegni Pnrr, delle
Raccomandazioni specifiche della Commissione europea e del Piano per la transizione ecologica approvato nel 2022, il governo è tenuto ad adottare misure volte a ridurre i sussidi ambientali dannosi (Sad). In questo contesto rientrano anche le minori accise che gravano sul gasolio rispetto a quelle sulla benzina: è allo studio un meccanismo di allineamento tra i livelli delle rispettive accise. In ogni caso l’intervento non si tradurrà nella scelta semplicistica dell’innalzamento delle accise sul gasolio al livello di quelle della benzina, bensì in una rimodulazione delle due». 

Quanto pesano le imposte

Sulla benzina le imposte (accise+Iva) pesano per il 60% sul prezzo finale, mentre quelle per il gasolio per il 56,2%. Al netto delle tasse il carburante nel nostro Paese costa meno che nella media europea, ma una volta aggiunto l’onere fiscale il prezzo al consumatore risulta più che raddoppiato e in assoluto fra i più alti dell’Unione. Attualmente, le accise sono fissate in circa 73 centesimi/litro per la benzina (superato solo da Olanda e Germania) e 62 centesimi/litro per il gasolio (il più alto in Europa). Questa differenza è da tempo oggetto di grandi discussioni. Questa differenza dà luogo a un sussidio implicito di circa 3,4 miliardi di euro nel 2021 a favore del diesel più inquinante. La volontà è di ridurre questo vantaggio nei confronti della benzina.

L’ipotesi dell’incontrarsi a metà

Quanto al riallineamento delle accise, se si esclude l’aumento di quelle del diesel fino al livello della benzina (ipotesi esclusa dal Mef) le ipotesi rimanenti sono due: o un incontro a metà strada, con un aumento di 5,5 centesimi per il diesel e una esatta diminuzione per le accise della benzina; o una neutralità del gettito, tenendo conto che i consumi di gasolio sono quasi il triplo di quelli della benzina (quindi circa 4 centesimi in più per la benzina e circa 7 in meno per la benzina). La prima ipotesi potrebbe garantire un piccolo incremento di gettito.


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3 ottobre 2024 ( modifica il 3 ottobre 2024 | 17:45)

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