Alessia Pifferi, secondo la perizia psichiatrica è «capace di ...
Alessia Pifferi, accusata di avere lasciato morire di fame e di sete la figlia Diana, 18 mesi, abbandonata per diversi giorni a casa da sola, è capace di intendere e di volere: è il risultato della perizia psichiatrica d’ufficio disposta quattro mesi fa dalla Corte d’Assise di Milano sulla 38enne imputata di omicidio volontario. La bimba era stata lasciata con «due biberon di latte, due bottigliette d’acqua e una di “teuccio”» dal 14 al 20 luglio 2022: fu trovata morta per disidratazione.
Nello scorso ottobre lo psichiatra Marco Garbarini, consulente dell’avvocato Alessia Pontenani, in base ai test psicologici e alle relazioni delle psicologhe di San Vittore (contestate dal pm Francesco De Tommasi) aveva ipotizzato per Alessia Pifferi un «deficit di sviluppo intellettivo di grado moderato» che non le avrebbe permesso di empatizzare e di accorgersi dei bisogni e della sofferenza degli altri, né di prevedere le conseguenze delle proprie azioni.
Ma nell’interrogatorio in aula, il pm De Tommasi aveva contestato questa ipotesi: «Non ci sto ad essere preso in giro: la signora non ha alcun problema mentale e ha avuto un atteggiamento scellerato nei confronti della figlia»: Alessia Pifferi aveva fornito «risposte chiare» ed è apparsa consapevole «quando ha detto che a volte lasciava da bere alla piccola per la sua sopravvivenza».
A quel punto, la Corte d’Assise aveva chiesto la perizia psichiatrica per verificare la «sussistenza al momento del fatto della capacità di intendere e di volere, nonché l’eventuale pericolosità sociale».
La valutazione è stata affidata allo psichiatra forense Elvezio Pirfo, che aveva già seguito Annamaria Franzoni e che è annoverato tra gli esperti del caso di Cogne. L’esito della sua perizia esclude, per Alessia Pifferi, la possibilità di ottenere la specifica riduzione di pena per incapacità di intendere e di volere, in caso di condanna per un reato che, quello di omicidio volontario aggravato, che può essere punito con l’ergastolo.
