A Milano apre lo store di design Arket

3 Lug 2024

Nel 1919, dopo aver vissuto in Germania ed essersi avvicinato alle idee progressiste del Deutscher Werkbund, lo storico dell’arte svedese Gregor Paulsson (1889-1977) pubblica il libro Vackrare vardagsvara, in cui auspica “oggetti di uso quotidiano più belli”. Questo slogan, presto adottato anche dalla Società Svedese per il Design Industriale, pone le basi per la nascita di un nuovo approccio che spinge artisti e imprenditori a lavorare mano nella mano per coniugare estetica e funzionalità in un “design per tutti” accessibile alle masse e non soltanto a pochi fortunati.  

Arket - Figure 1
Foto Artribune
A Milano inaugura Arket

A valle di questa storia, a oltre un secolo dall’uscita del manifesto programmatico di Paulsson, numerose aziende svedesi continuano a guardare alla ricetta del modernismo nordico e ai suoi ingredienti più riconoscibili come fonte di ispirazione: linee minimaliste, colori neutri e materiali robusti e durevoli, a partire dal legno. Una di queste è Arket, il brand di moda e lifestyle del colosso del fast fashion H&M che ha appena aperto il suo primo negozio italiano a Milano, nella centralissima piazza Cordusio, all’interno dell’ex palazzo del Credito Italiano progettato all’inizio del Novecento dagli architetti Luigi Broggi e Cesare Nava e recentemente riqualificato come complesso multifunzionale sotto il nome di The Medelan.

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Il nuovo Arket di Piazza Cordusio a Milano. Il progetto architettonico

Il nuovo store, il 28esimo nel mondo, si sviluppa su una superficie di circa mille metri quadri e ha il suo punto focale sotto i piedi dei clienti, in un pavimento custom made che combina materiali e motivi diversi. “La location è ampia e semplicemente fantastica, abbraccia il piano terra e il primo livello dello storico Medelan Building, inaugurato nel 1902, che fino a oggi hanno ospitato la sede centrale della banca Unicredit”, spiega Ella Soccorsi, Head of Design and Creative di Arket, un nome collaudato nel gruppo dal momento che alcune tra le collezioni più sperimentali di H&M, basate sull’uso di fibre tessili riciclate e nuovi materiali sostenibili, portano già il suo nome. “Lo spazio sposa la palette monocromatica del brand, giocata sui toni tenui del grigio, con materiali naturali, per esempio il legno massello di rovere, e con una vegetazione lussureggiante. In vendita avremo tutto l’assortimento di prêt-à-porter e accessori per uomo, donna e bambino, oltre ad articoli per la cura del corpo e per la casa. Ci sarà anche una speciale pavimentazione creata appositamente per la location, con un design basato sullo studio approfondito dell’architettura italiana e milanese che consiste in una particolare composizione di marmo rosso e bianco, terrazzo alla veneziana e parquet, disposti in configurazioni differenti a seconda degli ambienti”. 

Arket Café a Milano. Il New Nordic è servito

Poiché non si vive di solo design, all’ombra della Madonnina è arrivato anche lo chef svedese Martin Berg, 48 anni, esponente del movimento New Nordic già passato per le cucine del ristorante di Mathias Dalgreen a Stoccolma. A lui sono affidate le redini dell’Arket Café, con una proposta vegetariana basata su verdure di stagione, legumi provenienti da fornitori certificati, lievitati prodotti artigianalmente con farine in arrivo dalla Svezia (e più precisamente dal mulino Warbro Kvarn, specializzato nei grani antichi) e proteine vegetali, il tutto vivacizzato da un tocco fusion. Sulla carta troviamo, per esempio, il Pulled Roots, una sorta di pulled pork bagnato nel mare di Giava con una salsa indonesiana al peperoncino, cipolle arrostite e sottaceto, cetriolo, coriandolo e menta, e un’insalata che guarda ai sapori mediorientali con dressing a base di soia e tahina, hummus, verdure miste, cipolle sottaceto, mandorle, coriandolo, semi tostati e crostini. Due i piatti studiati appositamente per gli avventori milanesi, entrambi sul lato della carta riservato ai dessert: una torta al limone e semi di chia e un gelato alla vaniglia senza latte servito con limone e olio d’oliva o con una serie di salse e guarnizioni stagionali.

Giulia Marani

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Giulia Marani

Giornalista pubblicista, vive a Milano. Scrive per riviste italiane e straniere e si occupa della promozione di progetti editoriali e culturali. Dopo la laurea in Comunicazione alla Statale di Milano si specializza in editoria a Paris X-Nanterre. La passione per…

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