Bologna-Parma 0-0: Parità nel Derby della Via Emilia

3 ore ago

Redazione 06 ottobre 2024 17:00

Bologna-Parma - Figure 1
Foto BolognaToday

Non è bastato un lungo assedio felsineo per scardinare la roccaforte crociata, con gli uomini di Pecchia capaci di difendersi con ordine nonostante l’uomo in meno. Maluccio, invece, la band di Italiano, che avrebbe dovuto gestire meglio la situazione e portare a casa l’intera posta in palio. Alla fine, un punto a testa che accontenta solo gli oltre 2.000 presenti nel settore ospiti.

Cronaca del match

Ad incendiare il Derby della Via Emilia sono inizialmente le due curve, con cori potenti e sfottò sin dal primo istante di gioco. Sul campo, invece, il primo sussulto è di Orsolini: sinistro da lontano deviato in corner dalla schiena di un difensore e occasione che sfuma. Sul versante opposto, però, il Parma spinge e al 14’ sono i rossoblù a rifugiarsi in angolo su una pericolosa scorribanda ospite. Gli uomini di Pecchia sembrano più in forma e si rendono pericolosi anche una manciata di minuti più tardi, stavolta è Beukema a chiudere un contropiede potenzialmente mortale con un bell’intervento in anticipo. Pericolo scampato e partita ancora in equilibrio. Dall’altra parte del campo è il solito Castro ad illudere il Dall’Ara: zuccata velenosa su corner di Orsolini e palla larga di poco. Quantomeno i felsinei escono dalla tana della propria trequarti. La partita adesso è vibrante, con ripartenze pericolose da ambedue le parti.  Al 33’, Ndoye si mette in proprio e costringe Suzuki a sporcarsi i guantoni con bel rasoterra angolato. Ottima risposta del giapponese e Dall’Ara che alza i decibel. Al 43’ ci prova anche Erlic, ma la sua capocciata su corner di Aebischer è alta di qualche metro. Il Bologna c’è e all’imbrunire della prima frazione è di nuovo il difensore croato a rendersi pericoloso dentro l’area parmigiana con un destro che sorvola minacciosamente la parte alta della porta. Girata fuori misura e squadre negli spogliatoio con il punteggio di 0-0.

La ripresa comincia con Italiano che opta per un paio di cambi: giù Orsolini e Aebischer, dentro Iling-Junior e Fabbian. Pronti, via, Ndoye fuma Coulibaly che lo stende sulla trequarti. Giallo, anzi rosso dopo il richiamo da parte della sala Var. Bologna in superiorità numerica. Al 56’, Castro si gira, si prilla e si volta prima di esplodere un missile dalla “sua” mattonella preferita costringendo Suzuki alla deviazione in tuffo. I felsinei adesso cingono d’assedio i crociati, che si difendono alla disperata. Tuttavia, l’assalto alla roccaforte ducale non porta i frutti sperati e allora Italiano butta nella mischia anche Karlsson e Miranda al posto di Ndoye e Lykogiannis. La mole prodotta è tanta, ma manca il famoso colpo del kappaò. Al minuto 87’, è Karlsson a rendersi pericoloso con un destro da lontano che si spegne sul fondo. Poi, quando meno te l’aspetti, è un rasoterra di Mihala a chiamare in causa Ravaglia alla prima vera parata del match. La clessidra, nel frattempo, scorre veloce, mentre gli assalti felsinei vengono via via respinti dalla contraerea ospite. La gara non si sblocca e al termine dei 5 di recupero Di Bello manda tutti sotto alla doccia con il risultato di 0-0.

Pagelle

Ravaglia 6: Deve impegnarsi solo su un tiro nel finale. Para in tuffo e porta a casa la pagnotta. Holm 6: Lotta e spinge. Spinge e lotta. I piedi non sono quelli di Pirlo, ma fa vedere di essere un giocatore di Serie A, anche se nel finale si incarta goffamente in un paio di circostanze. Beukema 6,5: Cerbero a tre teste a difesa della porta felsinea. Tanta roba. Un pilastro indiscutibile della retroguardia rossoblù. Erlic 6: Paradossalmente l’attaccante più pericoloso del Bologna. Lykogiannis 6: Esperto in copertura e, a tratti, prezioso in fase di spinta. Nei contrasti è solido come le antiche costruzioni della sua Magna Grecia. (Miranda sv)  Freuler 6: Cosa vuoi dire a Remo? Prova a metterci una pezza quando i compagni non ci arrivano. Moro 5: Sembra sempre che debba affrontare il pavè della foresta di Aremberg con la graziella pieghevole della Decathlon. Fatica in maniera tremenda (Urbanski 6: Quantomeno vivacizza il gioco)  Aebischer 5.5: Così così. Senza infamia e senza lode. (Fabbian 6: Mette un po' di fisico nella Terra di Mezzo) Orsolini 5: Pare stia sprofondando sempre più giù nel famoso cono rovesciato dantesco. Ormai è oltre il cerchio degli eretici e urge un cambio di rotta. Fa quasi tutto malissimo e, più tenta cose difficili più colleziona pasticci, irritando il pubblico. Il momento è negativo e qui toccherà al mister intervenire. (Iling-Junior 5.5: Parte bene, poi fa solo del “casino”, come si direbbe a Bologna) Castro 6: Si batte come un drago, ma oggi pomeriggio non basta. Ndoye 6,5: La solita tortura cinese per le difese avversarie. Coulibaly lo azzoppa con una vangata d’altri tempi ma lui continua a scattare e a correre fino al momento del cambio (Karlsson 5: Vederlo con il numero 10 sulle spalle potrebbe bastare per un esposto al tribunale penale internazionale dell'AIA. Ora, è vero che quel numero lo ha avuto anche Vignaroli, ma ormai è passato quasi un secolo. Ci prova con un tiro da fuori nel finale: troppo poco, soprattutto per uno che dovrebbe guadagnarsi il posto in squadra con il sangue agli occhi)

Tabellino

Bologna: Ravaglia, Holm, Beukema, Erlic, Lykogiannis (78' Miranda), Freuler, Aebischer (45' Fabbian), Moro (62' Urbanski), Orsolini (45' Iling-Junior), Castro, Ndoye (78' Karlsson). A disp. Skorupski, Bagnolini, Corazza, De Silvestri, Casale, Posch, Odgaard, Dominguez, Dallinga. All. Vincenzo Italiano Parma: Suzuki, Coulibaly, Balogh, Delprato, Valeri, Hernani (71' Charpentier), Bernabè ( 88' Keita), Man (88' Camara), Sohm, Cancellieri (55' Hainout), Bonny (71' Mihaila). A dip. Corvi, Chichizola, Valenti, Di Chiara, Osorio, Leoni, Haj, Almqvist. All. Fabio Pecchia Arbitro: Di Bello di Brindisi Assistenti: Carbone-Peretti IV Uomo: Galipò Var: Mazzoleni-Maggiori Reti: - Ammoniti: 84' Urbanski Espulsi: 51' Coulibaly Note:  Spettatori 28.461

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