Serie A, Brescia - Virtus Bologna 73-87: atto di forza dei bianconeri ...

Al PalaLeonessa la Virtus parte abbastanza forte in attacco con nove punti segnati nei primi due minuti, ma due triple di Christon cominciano a mettere il dito nella piaga della difesa bianconera, che ondeggia per qualche minuto come già accaduto a Kaunas e a Belgrado: 4/6 da tre per la Germani, con Petrucelli in grande evidenza e già in doppia cifra nel primo quarto, e predominio casalingo a rimbalzo. La Segafredo resta in scia a fine primo quarto (22-20) con Polonara e con un paio di stop difensivi, mentre in avvio di seconda frazione sono le triple a far male a Brescia: tre in fila con tre marcatori diversi (Polonara, Abass e Lundberg), ma Brescia risponde con l’energia dell’ex Cournooh e di Burnell. L’intensità sul parquet è da playoff, Banchi allarga le rotazioni cercando energia - all’intervallo, undici uomini ruotati, tutti tra i 5’ e i 13’ - e la Segafredo trova un’ottima fascia centrale del secondo quarto, inchiodando per oltre quattro minuti l’attacco della Germani e volando via con due triple di Abass, fino al +9 (31-40) firmato dal layup di Shengelia per l’11-0 di break bianconero. Christon è la boa a cui si aggrappa la Germani nel momento più complesso del primo tempo: l’ex Tortona e Bilan con quattro punti a testa accorciano il vantaggio bianconero fino al 39-44 che chiude la prima frazione.

Dall’intervallo risale con la faccia perfetta, trovando un gioco da quattro punti di Belinelli, una serie di buone difese e una tripla di Pajola che vale il 39-51, forza Magro al timeout e viene sottolineata con un urlaccio dal marchigiano, che poco dopo firma anche il +14. Brescia, spalle al muro, trova un minibreak venendo ricacciata indietro da due triple di Belinelli per il 44-59: altro timeout Germani da cui la Virtus esce malaccio, concedendo cinque punti facili a Bilan e Della Valle (i primi della sua serata) e forzando Banchi stavolta a fermare l’inerzia. Dopo un periodo tutto bianconero, Brescia riannoda i fili della partita e sporca le esecuzioni della Virtus, che “spegne” l’entusiasmo di casa con un gioco da tre punti di Zizic e con le triple di Polonara e soprattutto di Lundberg sulla sirena del terzo quarto (14/26 da tre di squadra, il danese imbuca da otto metri) per un fondamentale 61-73. Un trend che non cambia in avvio di ultima frazione: ancora Polonara e Lundberg dall’arco, mentre sotto canestro la difesa bianconera regge l’urto e si arriva al massimo vantaggio sul +16. Brescia è stordita e accusa il colpo dell’ennesimo cazzotto piazzato dalla Segafredo, non riuscendo a trovare ritmo in attacco contro una Virtus che finalmente sporca tutti i possessi: diventa persino un finale di comoda gestione e quando Lundberg imbuca la tripla del +19, 65-84 (17/34 da tre), scorrono i titoli finali. Il sigillo è la schiacciata dell’ex di Abass, seguita poi da una rissa originata dallo spintone di un nervoso Burnell a Dobric che genera l’espulsione di Shengelia, entrato in campo dalla panchina nel parapiglia.

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25 marzo 2024

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