Parigi 2024: Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi alfieri dell'Italia

7 giorni ago

La fiorettista Arianna Errigo e il saltatore in alto Gianmarco Tamberi saranno i portabandiera dell'Italia Team ai Giochi Olimpici di Parigi 2024: lo ha annunciato il presidente del Coni, Giovanni Malagò, nel corso del Consiglio nazionale.

Arianna Errigo - Figure 1
Foto Rai News
Tamberi: un sogno, è la notizia più bella

"Quest'oggi non potevo ricevere notizia più bella, rappresentare la spedizione italiana ai Giochi di Parigi 2024 mi riempie d'orgoglio". Lo afferma in una dicharazione all'ANSA il portabandiera azzurro a Parigi 2024, Gianmarco Tamberi, che aggiunge: "sto vivendo un sogno". "Quest'oggi - è il testo integrale della dichiarazione all'ANSA di Tamberi - non potevo ricevere notizia più bella, rappresentare la spedizione italiana ai Giochi di Parigi 2024 mi riempie d'orgoglio. Riconosco che non sono sempre riuscito a rappresentare ogni singolo italiano in questi anni, ma credo anche che riuscire a farlo mantenendo la propria autenticità sia estremamente complesso.  Quello che so, con ancora più certezza, è che ho sempre dato tutto me stesso allo sport, mettendolo davanti a qualsiasi altra cosa nella mia vita". "Ho cercato - prosegue Tamberi - di essere un capitano degno del proprio ruolo. Qualcuno che potesse essere quanto più possibile di supporto ai compagni più giovani nei momenti difficili, cercando di creare un gruppo forte e soprattutto unito. Mi ero preparato all'idea che la scelta sarebbe ricaduta su Greg - dice Tamberi, riferendosi alla candidatura di Paltrinieri  -, un atleta e un amico del quale nutro un'immensa stima. Le uniche parole che mi venivano in mente se questa fosse stata la scelta finale erano: "Sono fiero di avere un leader come lui a Parigi"".

“Spero con tutto il cuore di poter essere per l'Italia all'altezza di questo ruolo e prometto che farò di tutto per esserlo - conclude l'olimpionico del salto in alto -. Un profondo grazie al presidente Giovanni Malagò, alla giunta del Coni e al consiglio Nazionale, per la fiducia riposta in me e per aver ridato questo ruolo così importante all'atletica italiana dopo 32 lunghi anni. Sto vivendo un sogno”.

Errigo: il cuore mi scoppia di gioia

"Portabandiera di Parigi 2024 insieme a Gianmarco Tamberi! Il cuore mi scoppia di gioia! Avete presente quando non ci credi neanche dopo che te lo hanno detto?". E' questa la reazione di Arianna Errigo, affidata a un post su Instagram, alla notizia di esser stata scelta come portabandiera della spedizione azzurra alla cerimonia d'apertura dei Giochi Olimpici di Parigi 2024. "Grazie Giovanni Malagò e grazie a tutta la giunta del Coni per aver creduto in me! - ha aggiunto la fiorettista - Gimbo, sarà un’onore sfilare accanto a te!".

"Soddisfazione ad un anno nascita figli"

"Arrivo a questa soddisfazione speciale a un anno di distanza dalla nascita di Stefano e Mirea, i miei due gioielli. Sono orgogliosa e quasi incredula per la gioia che provo". E' questo il commento di Arianna Errigo a seguito della nomina a portabandiera dell'Italia alle Olimpiadi di Parigi 2024 da parte della giunta nazionale del Coni presieduta da Giovanni Malago'. "Avevano solo quattro mesi i miei figli (3 marzo 2023, ndr), lo scorso luglio, quando sono tornata in pedana al Mondiale di Milano vincendo un oro a squadre e un argento individuale. Una dimostrazione a me stessa, e a tutte le donne, che si può esser madri e atlete d'alto livello - ha aggiunto la 35enne schermitrice di Monza, campionessa del mondo nel 2013 e 2014 nel fioretto e vincitrice di ben cinque Coppe del mondo oltre all'oro olimpico a squadre a Londra 2012 -. E' una gioia che condivido con Luca, mio marito e maestro, i miei bimbi, con tutta la mia famiglia che mi e' sempre accanto e che e' tutto per me, così come con il ct Stefano Cerioni che ha creduto quanto e più di me in una scommessa da vincere, quando mi ha convocata per il Mondiale di Milano, di qualifica olimpica, che avrei affrontato a causa dello stop per la maternità ripartendo dai gironi eliminatori". Errigo ha concluso affermando, "sono onorata che con me sia stata scelta la scherma, lo sport che da sempre dà lustro all'Italia ai Giochi olimpici, e di essere portabandiera insieme a Gianmarco Tamberi, un campione straordinario e che stimo moltissimo".

Coni.it

Arianna Errigo e Gianmarco Tamberi

Storia dei portabandiera azzurri ai Giochi

Sono otto gli atleti italiani che nella stessa edizione dell'Olimpiade estiva sono stati prima portabandiera alla cerimonia d'apertura e poi campioni olimpici. Il primo è stato il ginnasta Alberto Braglia in occasione dei Giochi della quinta Olimpiade di Stoccolma nel 1912. Dopo aver sfilato con il tricolore si è laureato campione sia nel concorso individuale che nel concorso a squadre. 

Otto anni dopo ad Anversa la leggenda della scherma, Nedo Nadi portò prima la bandiera italiana e successivamente conquistò ben cinque ori (fioretto individuale, fioretto a squadre, sciabola individuale, sciabola a squadre e spada a squadre). 

Nel 1924 a Parigi il marciatore Ugo Frigerio fu oro nella 10 chilometri bissando così il titolo vinto quattro anni prima in Belgio. 

A Berlino nel 1936, nei Giochi aperti da Adolf Hitler dal palco del monumentale Olympiastadion, Giulio Gaudini fu portabandiera e poi campione olimpico nel fioretto sia individuale che a squadre. 

Nel 1956 a Melbourne, il leggendario Edoardo Mangiarotti conquistò l'oro a livello di squadra nel fioretto e nella spada. Quattro anni più tardi ai Giochi di Roma '60, Mangiarotti dopo aver sfilato con il tricolore il 25 agosto allo stadio Olimpico, il 9 settembre contribuì alla vittoria del titolo olimpico della squadra azzurra nella spada. 

Nel 1976 alle Olimpiadi di Montreal, Klaus Dibiasi, l''angelo biondo' dei tuffi aprì la sfilata della delegazione italiana e nei giorni successivi vinse davanti all'astro nascente Greg Louganis il terzo oro olimpico consecutivo dalla piattaforma. 

Per assistere al successivo alfiere-vincitore dell'oro nella stessa edizione si sono attesi 20 anni. Ad Atlanta '96, Giovanna Trillini, reduce dall'oro di Barcellona '92 nel fioretto, nell'edizione del Centenario dei primi Giochi moderni contribuì a vincere il titolo a squadre sempre nel fioretto. 

A Londra nel 2012, Valentina Vezzali è stata prima alfiere e successivamente oro a squadre nel fioretto assieme ad Arianna Errigo oggi nominata dal Coni, insieme a Gianmarco Tamberi, portabandiera dei Giochi di Parigi 2024. 

Diversi i portabandiera che nella stessa edizione hanno vinto una medaglia ma non d'oro, da Frigerio seconda volta alfiere a Los Angeles '32 a Sara Simeoni a Los Angeles '84, da Giuseppe Abbagnale a Barcellona '92 a Jury Chechi ad Atene 2004, e ultimo Elia Viviani a Tokyo nel 2021. 

Nelle quattro edizioni precedenti, Atene 1896, Parigi 1900 e Saint Louis 1904, non era prevista la sfilata delle delegazioni. Gli annuari riportano anche il nome del ginnasta Pietro Bragaglia, alfiere designato il 13 luglio del 1908 in occasione dei Giochi di Londra ma in quell'edizione il ginnasta ferrarese non gareggiò. 

Seguirono il primo alfiere della scherma, Nadi, il primo dell'atletica leggera, Frigerio a Parigi '24 e Carlo Galimberti, primo e unico portabandiera proveniente dal sollevamento pesi ad Amsterdam '28. Dopo una pausa di 12 anni dall'ultima edizione (Berlino '36) a causa della Seconda Guerra mondiale, alle Olimpiadi di Londra 1948 la delegazione italiana alla cerimonia d'apertura era preceduta dall'alfiere Giovanni Rocca (atletica leggera) nella storia edizione dell'oro nel disco di Adolfo Consolini. 

La prima donna alfiere ai Giochi estivi, qualche mese dopo Fides Romanin alfiere ai Giochi invernali di Oslo (14 febbraio '52), fu la 15enne ginnasta forlivese Miranda Cicognani il 19 luglio a Helsinki. Con un oro, due argenti e un bronzo nel medagliere personale, per i Giochi di Città del Messico '68 la scelta del portabandiera cadde sul cavaliere Raimondo D'Inzeo. Ormai a fine carriera, ma forte dell'oro a cinque cerchi a Tokyo '64 nella 50 km di marcia, alle Olimpiadi di Monaco '72 alfiere fu Abdon Pamich. Seconda donna italiana alfiere, Sara Simeoni a Los Angeles '84 in virtù dell'oro olimpico di Mosca '80, l'edizione del boicottaggio del blocco occidentale. 'Alfiere alla carriera' a Seul '88 è stato Pietro Mennea come Giuseppe Abbagnale a Barcellona '92 forte degli ori nel canottaggio nelle due precedenti edizioni. Nel 2000 per l'edizione di Sydney toccò alla pallacanestro con la nomina di Carlton Myers per la prima volta (e finora unica) di un alfiere proveniente da uno sport di squadra. Negli anni successivi la prima per la canoa con Antonio Rossi a Pechino 2008 e per il nuoto con la 'Divina' Federica  Pellegrini a Rio de Janeiro 2016. Il 20 maggio del 2021 la storica decisione della giunta Malagò, ovvero la nomina del doppio portabandiera - come da indicazione del Comitato Olimpico Internazionale - con la designazione della tiratrice a volo Jessica Rossi e del ciclista Elia Viviani per l'apertura dei Giochi posticipati causa coronavirus di Tokyo. In passato nessun atleta del tiro a volo o del ciclismo era stato alfiere. Jessica e Rossi, come tutti i partecipanti ai Giochi, sfilarono con la mascherina anti-contagio. Viviani, oro a Rio 2016 nell'Omnium, nella capitale giapponese ha conquistato il bronzo nella stessa specialità. 

Oggi la seconda scelta del doppio alfiere con due atleti simbolo dello sport italiano: 'mamma-Errigo' e 'Gimbo' Tamberi la massima espressione del salto in alto nel mondo. 

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