Taglio canone Rai bocciato, Forza Italia vota con l'opposizione ...
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"Il momento non è dei migliori - dice un parlamentare di FdI - ma se si va avanti così rischiamo di farci male". E in effetti le liti tra Lega e Forza Italia sono all'ordine del giorno e travalicano i confini nazionali. La Commissione europea di Ursula von der Leyen, che ha come vicepresidente il meloniano Raffaele Fitto, ottiene il via libera dall'Europarlamento con il voto contrario del Carroccio e quello a favore di FI. E le due forze politiche sono su fronti opposti anche per quanto riguarda la guerra in Ucraina e quella in Medio Oriente. Salvini attacca a testa bassa i giudici della Corte Penale Internazionale che spiccano il mandato d'arresto contro Netanyahu, dicendo che comunque il premier israeliano "sarebbe benvenuto in Italia". Mentre Tajani, titolare della Farnesina, invita a "misurare le parole" perché "la politica estera dell'Italia è cosa seria e la linea viene espressa dal presidente del Consiglio e dal ministro degli Esteri". Cioè lui. Ma l'elenco di ciò che divide i due partiti, in "estenuante gara tra loro per accreditarsi come seconda forza della coalizione", è molto lungo. Si parte con l'Autonomia, priorità da sempre per Salvini e provvedimento mal digerito dai parlamentari di Tajani. E si arriva al capitolo banche che vede i due marciare sempre su binari paralleli. Con il leader azzurro che intima al ministro dell'Economia leghista Giancarlo Giorgetti di non entrare a gamba tesa in faccende non politiche. Ma anche il capitolo Giustizia ha le sue insidie. Con FI che "è e resta garantista", mentre la Lega "diventa sempre più manettara" per "tenere il passo con FdI". Esempio del "gioco al rialzo" è la questione carceri: sulla norma a favore delle le detenute madri, tanto per citare un caso, i forzisti erano pronti a votare, mentre i salviniani hanno fatto muro, e non se n'è fatto più nulla. E anche la cittadinanza è oggetto di forte contrasto. FI presenta lo "ius Italiae", cioè la concessione della cittadinanza dopo un ciclo di studi di 10 anni e una stretta sullo Ius Sanguinis che si fermerà ai bisnonni. Ma la Lega dice no.
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